"Descendit ad inferos", i graffiti dei prigionieri dell'Inquisizione allo Steri in un libro
Descendit ad inferos. I graffiti dei prigionieri dell'Inquisizione allo Steri di Palermo. Questo saggio intende indagare gli obiettivi e le funzionalità della dimensione carceraria nell'attività del Santo Officio in Sicilia. L' autore, attraverso un'attenta ricerca archivistica, offre al lettore uno strumento utile alla maggiore comprensione dei graffiti presenti nelle carceri dello Steri. La valenza iconografica ed iconologica dei graffiti viene presentata come una importante fonte per la ricostruzione della storia sociale e culturale. L'evento fa parte del ciclo di presentazioni organizzate dalla casa editrice Palermo University Press, che coinvolgerà tre delle perle più preziose della collana, "Frammenti".
“Sicilia in frammenti” vuole ripercorrere la storia dell’Isola, le sue culture, le identità attraverso un piccolo frammento appartenente ad un passato a volte lontano dalla memoria collettiva, che come una singola tessera di un mosaico si pone l’obiettivo di ricomporre il legame tra le persone e il loro passato, ripercorrendo i percorsi della costruzione identitaria siciliana interiorizzando il passato per meglio comprendere il presente. Ne discutono con l’autore: Prof. Gianclaudio Civale Università degli Studi di Milano, Prof. Antonino Giuffrida, Editore e Storico, Prof. Carmelo Torcivia, Teologo, Modera l'incontro: Prof. Andrea Le Moli, Storico della Filosofia. Saluti iniziali: Prof. Carlo Pastena, direttore Biblioteca Centrale regione siciliana.