"Non una di meno", il corteo per la Festa della donna: appuntamento al Massimo
Mercoledì 8 marzo dalle 17.30 per la festa della donna da piazza Verdi parte "Non una di meno", un corteo che dal Teatro Massimo giungerà fino in piazza Pretoria, dove ci sarà un presidio che darà inizio a concerti letture performance e video proiezione "Le Invisibili".
Lo scorso 2 febbraio, un centinaio di donne ha preso parte ad un’assemblea sulla violenza maschile e maschilista sulle donne. Molti sono stati gli interventi e le proposte, ma soprattutto, si è arrivati alla conclusione che è giunto il momento di ragionare, collettivamente e facendo rete, su un tema che le riguarda in prima persona, per cui non si può più rimanere in silenzio o cercare nella delega la protezione. La violenza sulle donne non deve essere considerata come un allarme sociale relegato ad un preciso momento storico, figlio della crisi e della precarietà, ma una condizione sistemica e strutturale, e ancora molto deve essere fatto per sconfiggerla e destrutturarla. Ascoltiamo ogni giorno racconti di violenza sulle donne, storie che i media riassumono come delitti passionale, storie di troppo amore o sfrenata gelosia: il troppo amore si trasforma, secondo i racconti, in delitto come sfogo per la disperazione di uomini precarizzati dalla crisi e resi instabili dalla difficile situazione sociale contemporanea, quasi a giustificare l'omicidio o l'abuso su una donna. La violenza di genere ci appare in varie forme: nelle pubblicità, dove vengono ritratte donne sempre e soltanto come oggetto del desiderio maschile; nella rappresentazione di donne ‘meritevoli’ che viene restituita dalle istituzioni e dai media come angelo del focolare, moglie e madre amorevole; nei continui attacchi alla legge 194 che dovrebbe garantire il diritto all'aborto, messo in discussione ogni giorno dagli obiettori di coscienza nei presidi sanitari sul tutto il territorio nazionale; nelle discriminazioni che continuamente subiscono ogni giorno le donne, identificate come sesso debole, sui posti di lavoro. La violenza di genere è un fenomeno sociale che viene perpetrato quotidianamente non solo alle donne ma a tutte le categorie deboli, o meglio identificate come tali dalla società, come tutte le minoranze e la comunità Lgtb. La convinzione è che molto potrà cambiare se, facendo rete, iniziamo ad avviare ragionamenti capaci di innescare processi di inversione di questa mentalità costruita sul modello maschile, di queste relazioni in cui è evidente uno squilibrio di potere dettato dal patriarcato e da una diffusa indifferenza. Convinte che la violenza ci riguardi tutti da vicino e che non sia un fatto privato, che faccia parte del nostro modello sociale, di interazione, di regole secolari, di ruoli immutati e che sia utile e necessario costruire un otto marzo di lotta!
Reading a cura di: Delia Calò, Rossella Guarneri Chiara Muscato, Ylenia Modica, (Yle Liù) Ilenia Di Simone, Chiara Italiano Barbara Lo Fermo