Il potere della maschera
Da venerdì 7 a martedì 18 febbraio, nei locali della Libreria del Mare, sarà inaugurata l'esposizione "Il potere della maschera", a cura di Marcella Croce e Laura Monasteri.
Inaugurazione della mostra in programma per il 7 febbraio, alle ore 17,30. Un viaggio antropologico fra le maschere di più di 30 paesi dei 5 continenti. Mentre nelle società occidentali la maschera è qualcosa che serve a travestire o a nascondere, in Africa è un simbolo o un’icona che ha la funzione di rivelare la presenza di un’entità spirituale, un fondamento morale o la storia dell’origine della comunità. Per questa ragione molti ricercatori rifiutano l’uso della parola stessa "maschera" per indicare questi oggetti. Per gli africani la maschera è un elemento visivo che indica agli spettatori che la persona che la sta usando ha smesso di essere se stessa per diventare veicolo di comunicazione con entità del mondo spirituale e ancestrale o con divinità. La maschera di Bali non è solo un mezzo per fare teatro, ma è qualcosa di vivo, un oggetto che con la sua energia magica rende l’attore veramente un’altra persona, al punto che a volte egli non riesce a sopportare la parte e cade in trance in modo incontrollabile.
Insieme agli splendidi costumi, le maschere sono ciò che più colpisce un occidentale che assista a uno spettacolo giapponese di teatro Noh. Per gli appassionati di questa antica forma di arte, gran parte della suspense consiste nell’indovinare quale maschera indosserà l’attore principale (shite), quando e perché. Da parte loro gli attori si inchinano verso la maschera prima di prenderla, riferiscono che la maschera ha un potere su di loro, e che si ritrovano spesso a lottare per controllare questo potere. La maschera non è quindi solo un oggetto per travestirsi, ma qualcosa di spirituale necessario per ottenere una trasformazione. L’attore (shite) che interpreta Okina parla come un dio, loda l’uditorio, pronuncia parole di pace universale, e ha doti sovrannaturali quando indossa la maschera, che assume essa stessa poteri divini.
La mostra, realizzata in collaborazione con il Centro Studi Avventure nel Mondo, rimarrà aperta al pubblico fino al 18 febbraio 2014, negli orari di apertura della libreria. Esposizione realizzata con la collaborazione di Luigi Carbone, Giacomo Della Gatta, Mario Puccio, Alberta Rondini e Agata Villa. Ingresso libero.