One voice, l'arte durante il lockdown: a Palazzo Sant'Elia tele, video, fotografie e installazioni
Un murales nato a Palermo farà il giro del mondo, una fotografia scattata a Cuba sarà proiettata digitalmente negli Stati Uniti, un’immagine venuta fuori in Costa Rica potrebbe apparire su una parete in Angola. L’arte non conosce confini, muri, celle, barriere: è libera di esistere, respirare, discutere e far discutere. E durante la pandemia, sono stati tantissimi gli artisti che hanno ripensato il loro rapporto con il sistema-arte, avviano un dialogo che ha superato i Paesi per stringersi un unico abbraccio collettivo. One voice nasce da qui: un movimento sociale che promuove un festival outdoor internazionale dove l'arte pubblica diventa mezzo per ispirare e unire le comunità. Fondato da Gil Shavit (Perù) ed Eugene Lemay (USA), “One voice” è nato durante i momenti più difficili della pandemia come progetto di solidarietà in un momento di incertezza mondiale. E ha raccolto adesioni immediate, tanto da creare un unico filo rosso attraverso 20 città, di 14 Paesi in cinque continenti; senza contare che è sceso in campo il gotha della street Art, da Ron English ai California Locos, Hugo Gyrl, Chroboogie, Hiero Noriega o Nate Dee.
Palermo ha aderito ad One voice ed è pronta a fare la sua parte: dal 16 al 30 settembre Fondazione Sant’Elia ospiterà i lavori di sette artisti siciliani realizzati durante il lockdown: Mario Bajardi, Gandolfo Gabriele David, Andrea Kantos, Giacomo Rizzo, Mauro D’Agati, Igor Scalisi Palminteri, Nicola Pucci, Max Serradifalco e Antonio Macaluso. Artisti che hanno sposato appieno lo spirito di One voice e sono già al lavoro per completare le opere – tele, video, fotografie, installazioni, note -, ognuno secondo la propria, personale cifra artistica, ispirazione, carattere. I lavori “occuperanno” in maniera totale l’area di Palazzo Sant’Elia, dalla Cavallerizza alle corti esterne, salendo alla Loggia o affacciandosi su via Maqueda, mentre un murales di otto metri, di grande impatto emotivo e di forte significato sociale, nascerà nel quartiere palermitano dello Sperone, vicino ad una scuola vandalizzata durante il lockdown. L’ideazione del murales è nata in seno al progetto dell’associazione Beyond Lampedusa, creata per sostenere l’educazione e la formazione di minori vulnerabili.
One voice è un progetto ideato da Fondazione Fugaz Arte De Convivir, Perù | Mana Contemporary, USA. Fino a questo momento hanno aderito Perù, USA, Portogallo, Angola, Panama, Italia, Cuba, Costa Rica, Israele, Costa d’Avorio, Cina, Australia, Giappone, Romania. Per la città di Palermo la sede ospitante è Fondazione Sant’Elia, in collaborazione con MLC Comunicazione. Patrocinio del Comune di Palermo e della Città Metropolitana di Palermo.
Il finissage
Un evento unico, immersivo, multimediale chiuderà la prima parte del progetto One Voice - The change is in unity. Sarà mercoledì 30 settembre dalle 19 a Palazzo Sant’Elia, a Palermo. Partecipano tutti gli artisti, ognuno ha ideato una performance che coinvolgerà sia l’antico palazzo che ha ospitato i lavori, che lo spazio attorno su via Maqueda. Sarà la chiusura dei questo primo capitolo del progetto internazionale ideato da Gil Shavit (Monumental Callao, in Perù) e da Eugene Lemay (Mana Contemporary, negli Stati Uniti); la tappa è stata promossa da Fondazione Sant’Elia e dalla Città Metropolitana di Palermo, con la collaborazione di MLC comunicazione; ed è già allo studio il secondo capitolo che nei prossimi mesi coinvolgerà moltissime realtà artistiche del territorio.
Tutto inizia alle 19, ingresso libero ma contingentato rispetto alle norme anticovid. Le installazioni saranno tutte visitabili, (il murale di Igor Scalisi Palminteri è invece allo Sperone), firmate da Mario Bajardi, Gandolfo Gabriele David, Andrea Kantos, Giacomo Rizzo, Mauro D’Agati, Nicola Pucci, Max Serradifalco, tutti raccontati da Antonio Macaluso attraverso short video molto narrativi. Il “Dna delle Nazioni” di Serradifalco - un lungo nastro formato dalle bandiere dei diversi Paesi che segue la forma elicoidale del DNA - accoglierà il pubblico sulla loggia che si affaccia sulla corte principale; il musicista Mario Bajardi realizzerà una nuova performance musicale su via Maqueda in corrispondenza della seconda corte del Palazzo; che apre la nuova caffetteria e bookshop “Ros’Elia”.
Nei monitor saranno visibili il murale di Igor Scalisi Palminteri, opera di forte impatto emotivo nato sul muro di una palazzina dello Sperone a pochi passi dalla scuola ICS Sperone-Pertini vandalizzata nei giorni dell’emergenza. Immagini della “performance partecipata” di Gandolfo Gabriele David e il video di Mauro D’Agati “The City that no one has seen”, raccolto attorno ad alcuni scatti realizzati a Palermo durante il lockdown. Visitabili le ultime opere di Nicola Pucci della serie inedita “Bubbles”, che denunciano la condizione di isolamento e distanza durante il lockdown; in dialogo con la scultura monumentale di Giacomo Rizzo ispirata al Covid-19. In una nicchia della corte principale, vive l’installazione di visual art di Andrea Kantos. Alcune installazioni, come “God is Burning” di Gandolfo Gabriele David, saranno poi riallestite allo Spazio Flaccovio e visitabili nel contesto delle Vie dei Tesori.
Gli artisti
STREET ART Igor Scalisi Palminteri
Igor Scalisi Palminteri - che ha già realizzato numerosi interventi su muri della città – parteciperà al progetto One voice senza rinunciare alla sua precisa cifra stilistica di denuncia: realizzerà un murales di otto metri circa, sul muro di un edificio del quartiere dello Sperone, accanto ad una scuola più volte vandalizzata durante il lockdown. L’artista ha scelto un tema dal forte impatto emotivo per un’opera che creerà discussione e confronto.
URBAN ART Mauro D’Agati
Il fotografo Mauro D’Agati, partendo dalla ricerca documentata nel suo ultimo volume “The City that no one has seen” in cui sono presenti scatti realizzati a Palermo durante il lockdown, ne proietterà alcuni in slide sui muri di una delle corti principali di Palazzo Sant’Elia.
MUSICA CONTEMPORANEA Mario Bajardi
Il musicista realizzerà nella loggia del cortile principale di Palazzo Sant’Elia una performance live ispirata al tema della Rinascita, con il supporto di una proiezione video. Mario Bajardi è stato recentemente selezionato per rappresentare il Museo Riso e la Regione Siciliana al Mana Contemporary a Jersey City (USA) per uno scambio di residenze d’artista.
VISUAL ART Gandolfo Gabriele David
Gandolfo Gabriele David realizzerà un’installazione pavimentale in outdoor nel cortile principale del Palazzo, ispirata al forte valore simbolico dei pani, ricerca realizzata da anni e già presentata alla Fondazione Sandretto ed in diverse altre sedi museali italiane ed estere. Anche Gandolfo Gabriele David è stato selezionato per rappresentare il Museo Riso e la Regione Siciliana al Mana Contemporary a Jersey City.
SCULTURA Giacomo Rizzo
Giacomo Rizzo, già ospitato al Mana Contemporary di Jersey City (NJ) lo scorso anno, per il progetto One voice realizzerà una scultura monumentale ispirata al COVID-19 che verrà collocata all’interno della Cavallerizza di Palazzo Sant’Elia. Il lavoro dello scultore siciliano dialogherà con le tele di Nicola Pucci.
VIDEO ART Andrea Kantos
L’artista e curatore Andrea Kantos, direttore artistico di Kaoz e Dimora Oz, ha già partecipato ad importanti progetti internazionali ed è stato selezionato fra i Collateral Events di Manifesta12. Produrrà una video installazione site specific all’interno di una nicchia posta all’ingresso dello scalone principale del Palazzo.
LANDSCAPEPHOTOGRAPHY Max Serradifalco
Max Serradifalco, il cui lavoro si basa sulla ricerca e indagine di paesaggi estrapolati da Google Earth, proporrà per il progetto One voice un lungo nastro formato dalle bandiere delle diverse nazioni con la forma elicoidale del DNA.
PITTURA Nicola Pucci
Nicola Pucci esporrà opere della serie inedita “Bubbles”, realizzate su diversi supporti come il rame, che denunciano la condizione di isolamento e distanza fra gli individui durante il lockdown. Le sue opere saranno allestite all’interno della Cavallerizza di Palazzo Sant’Elia e dialogheranno con la scultura di Giacomo Rizzo.
VIDEO MAKER Antonio Macaluso
Le performance, gli interventi in corso d’opera, i diversi momenti di One voice: tutto diverrà un unico, fluido storytelling, una documentazione video firmata da Antonio Macaluso, all’interno del progetto VediPalermo. Il prodotto finale di Macaluso, da sempre abile narratore per immagini di mostre, installazioni, progetti artistici, racconterà One voice_Palermo alle diverse altre sedi del progetto sparse per il mondo.