Mostra al Salinas, le sculture di Francesco Messina dialogano con l'antichità
Come si spiega la storia ai ragazzi? Come presentare concetti difficili, raccontare anni complicati o parlare di legalità e deportazioni tenendo viva l'attenzione degli adolescenti? Da alcuni anni Francesca La Mantia pubblica volumi in cui cerca di avviare un dialogo produttivo con le giovani generazioni spesso distratte da social e new media che non prevedono approfondimenti. La docente, scrittrice e sceneggiatrice palermitana - classe ’85, vive e lavora da tempo a Milano, a settembre è uscito l'ultimo libro “La montagna capovolta” per Gribaudo - racconterà la sua esperienza in occasione del Mese dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza promosso e coordinato dal Comune di Palermo.
Sabato prossimo 20 novembre alle 11 al Museo archeologico Salinas (piazza Olivella) è in programma "Cittadinanza attiva: partire dalle storie per parlare di diritti", conversazione tra Francesca La Mantia, Gloria Calì, insegnante Cidi Palermo e Francesca Mignemi, educatrice alla lettura. Introdurrà l'incontro la direttrice del museo, Caterina Greco. Organizza la Libreria Dudi in collaborazione con CoopCulture. Sono state coinvolte le scuole della città. Ingresso gratuito ma con green pass ove previsto.
Francesca La Mantia, classe 1985, nata a Palermo, vive e lavora a Milano. Docente di latino, sceneggiatrice e regista cinematografica e teatrale. Nel 2015 ha realizzato il film documentario “La memoria che resta”, che fa emergere il sommerso e variegato mondo della Resistenza, intervistando gente che non appare spesso in TV e sui libri. Tra gli intervistati vi sono scrittori, partigiani, staffette, deportati, insegnanti, sorelle, amici e figli dei caduti. Nel 2021 è uscito il titolo per bambini “La montagna capovolta” (Gribaudo).
Francesco Messina, greco di Sicilia
Diciotto sculture dello scultore originario di Linguaglossa ma trapiantato a Milano, Francesco Messina da martedì sono in stretto dialogo con i reperti del Museo archeologico Salinas. Messina è noto per il suo linguaggio classicista: amava definirsi “Greco di Sicilia” e infatti è questo il titolo della personale che mette in risalto temi che hanno attraversato la ricerca dell'artista siciliano: la figura umana, il movimento dei cavalli e delle ballerine, il frammento come simbolo della precarietà esistenziale. Per Messina l'antichità non è solo motivo di ispirazione ma un'eredità viva, presente nella storia che prende forma nuova nelle sue creazioni. CoopCulture condurrà una visita approfondita alla mostra e al Museo archeologico, sabato mattina alle 12. Visita 5€ + biglietto d'ingresso al sito. Ingresso con green pass.
La mostra è visitabile fino al 15 gennaio, frutto della collaborazione tra lo Studio Museo Francesco Messina di Milano, il Comune di Milano, il Museo Salinas e il Comune di Linguaglossa. Ingressi dal martedì a sabato dalle 9 alle 18; domenica e festivi fino alle 13.30. L'ingresso alla mostra è incluso nel biglietto d'ingresso al museo.