I genî di Mozia tornano a Villa Malfitano: a dialogare dei Whitaker e dei Florio la scrittrice Stefania Auci
Il viaggio de I Genî di Mozia giunge infine a Villa Malfitano, la residenza dei Whitaker, alla presenza di Stefania Auci. La grande scrittrice dei Leoni di Sicilia e de L’invero dei leoni, dialogherà di Whitaker e di Florio assieme all’archeologo Lorenzo Nigro, autore de I genî di Mozia. A condurre la serata la giornalista Elvira Terranova. Il secondo romanzo di Lorenzo Nigro, edito da Il Vomere, vincitore del marchio qualità della Microeditoria 2020, sarà presentato sabato 11 dicembre alle 18 nella prestigiosa sede della Fondazione Giuseppe Whitaker, l’ente intitolato a quello che è il protagonista principale del romanzo che ricostruisce, assieme alla saga dei Whitaker, la misteriosa storia del tesoro di Garibaldi, i cinque milioni di ducati d’oro dei Borbone confiscati dal condottiero dei Mille e mai ritrovati.
Al termine della presentazione sarà possibile visitare la Villa Malfitano con l'archeologo Lorenzo Nigro. “La Sicilia e Palermo in quanto summa della sicilianità non chiedono di essere capiti, ma amati od odiati e io, per comodità o golosità, avevo scelto di fare la prima cosa.” Il romanzo è ambientato nella lucente Isola di Mozia, nello Stagnone di Marsala. In una notte senza luna, il protagonista viene incaricato dai genî che proteggono l’isola di ritrovare il tesoro in monete d’oro confiscato da Garibaldi durante la spedizione dei Mille. La ricerca del tesoro porterà il lettore a Villa Malfitano a Palermo, aprendo insospettabili squarci non solo sulla saga familiare dei Whitaker ma anche sulla storia d’Italia. Passando dalle visioni notturne allo scavo, alla vita sull’isola nell’incanto luminoso di cieli stellati e cibi saporiti, l’archeologo seguirà le tracce lasciate dai protagonisti di una vicenda drammatica.
L’autore, Lorenzo Nigro, ha dichiarato: “I Genî di Mozia è dedicato a una piccola isola che ha avuto un grande ruolo nella storia del Mediterraneo perché fa innamorare di sé chiunque la visiti. A Mozia la Storia si respira in ogni angolo, e i Genî di tutte le civiltà che si sono succedute ci conducono alla scoperta di noi stessi.” Un romanzo dal ritmo incalzante e scritto in modo semplice, ma che non per questo rinuncia alla profondità storica e a un piacevole gusto per la cultura. Un romanzo che vuole sollecitare il senso di responsabilità per la nostra storia e il nostro patrimonio archeologico e culturale.
Bio dell’autore Lorenzo Nigro (Roma, 1967), è professore di archeologia del Vicino Oriente antico e di Archeologia fenicia e punica all’Università Sapienza di Roma dal 2000. Ha scritto più di venti monografie e duecento articoli scientifici. Con il romanzo archeologico “Gerico. La rivoluzione della preistoria” edito da il Vomere (Marsala-Roma, 2019) e primo volume della collana “Scavare è il mio peccato”, ha vinto il Premio Silvia Dell’Orso (Milano 2019) per la miglior divulgazione del patrimonio culturale. Per la sua attività di archeologo ha vinto il Solunto International Award 2020, attribuito alle eccellenze siciliane - pur essendo romano e nel 2021 il Premio “Antonino di Vita” per la divulgazione e comunicazione del patrimonio archeologico.