La storia segreta dei Whitaker e dei Florio: il talk con Stefania Auci
I genî di Mozia tornano nella Villa Malfitano a Palermo: lo raccontano la scrittrice Stefania Auci e l’archeologo Lorenzo Nigro.
Il viaggio de I Genî di Mozia giunge infine a Villa Malfitano, la residenza dei Whitaker, alla presenza di Stefania Auci. La grande scrittrice dei Leoni di Sicilia e de L’invero dei leoni, dialogherà di Whitaker e di Florio assieme all’archeologo Lorenzo Nigro, autore de I genî di Mozia. A condurre l'incontro la giornalista Elvira Terranova. Al termine della presentazione sarà possibile condurre una visita guidata nella Villa Malfitano.
Il secondo romanzo di Lorenzo Nigro, edito da Il Vomere, vincitore del marchio qualità della Microeditoria 2020, sarà presentato emblematicamente nella prestigiosa sede della Fondazione Giuseppe Whitaker, l’ente intitolato al protagonista principale del romanzo che ricostruisce la misteriosa storia del tesoro di Garibaldi, i cinque milioni di ducati d’oro dei Borbone confiscati dal condottiero dei Mille, affidati ai Whitaker e mai ritrovati.
“La Sicilia e Palermo in quanto summa della sicilianità non chiedono di essere capiti, ma amati od odiati e io, per comodità o golosità, avevo scelto di fare la prima cosa".
Il romanzo è ambientato nella lucente Isola di Mozia, nello Stagnone di Marsala. In una notte senza luna, il protagonista viene incaricato dai genî che proteggono l’isola di ritrovare un misterioso tesoro. L’autore, Lorenzo Nigro, ha dichiarato: “I Genî di Mozia è dedicato a una piccola isola che ha avuto un grande ruolo nella storia del Mediterraneo perché fa innamorare di sé chiunque la visiti. A Mozia la Storia si respira in ogni angolo, e i Genî di tutte le civiltà che si sono succedute ci conducono alla scoperta di noi stessi".
Lorenzo Nigro (Roma, 1967), è professore di archeologia del Vicino Oriente antico e di Archeologia fenicia e punica all’Università Sapienza di Roma dal 2000. Con “Gerico. La rivoluzione della preistoria” edito da il Vomere (Marsala-Roma, 2019) e primo volume della collana “Scavare è il mio peccato”, ha vinto il Premio Silvia Dell’Orso (Milano 2019) per la miglior divulgazione del patrimonio culturale. Per la sua attività di archeologo ha vinto il Solunto International Award 2020, attribuito alle eccellenze siciliane - pur essendo romano e nel 2021 il Premio “Antonino di Vita” per la divulgazione e comunicazione del patrimonio archeologico.