Racconti dal Bangladesh, l'incontro per "Fuori/Confine" al centro Amazzone
Continua giovedì 8 marzo, alle 17, al Centro Amazzone di Palermo (nuova sede all’ex convento dello Spirito Santo), il ciclo di appuntamenti del progetto “Fuori/Confine. Palcoscenico multiculturale”. L’iniziativa, a cura di Claudia Brunetto e Marta Occhipinti, ha visto protagonista lo scorso mese la comunità del Capo Verde e rientra nel programma di attività sociali, culturali e artistiche del Centro Amazzone, rivolte non solo alle donne nel percorso di lotta contro il cancro al seno, ma a tutta la città per un’idea di teatro civico.
L'incontro è inserito all'interno del calendario di eventi in programma dall'8 all'11 marzo per l'Anno Europeo del Patrimonio, promosso dall'Unione Europea in coincidenza con l’anno di Palermo capitale italiana della cultura, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini alla ricchezza culturale presente sul territorio e alla sua importanza sociale ed economica.
Un incontro al mese con le comunità multiculturali di Palermo per ricreare sul palcoscenico il mosaico di culture della città. Le comunità si fanno protagoniste coi loro racconti e performance artistiche, facendo conoscere i propri usi e costumi o confrontandosi con quelli della società ospitante. I loro dibattiti e testimonianze diventano, così, materiale di studio sociologico, oltre che semplice momento di condivisione, per ricerche e studi sul tessuto urbano di Palermo: dalle attività che contraddistinguono i membri delle comunità ai luoghi della città in cui si sono negli anni stabilizzati.
Nuova ospite del centro sarà la comunità del Bangladesh, che si racconterà al pubblico attraverso testimonianze, canti, sfilate in abiti tradizionali e spettacoli di danza con protagonisti alcuni bambini della comunità. L’incontro sarà occasione per riflettere sul divario generazionale presente all’interno della comunità bengalese: tra l’attenzione alla trasmissione di una forte identità basata sulle antiche tradizioni e i tentativi di modernizzazione e di emancipazione portati avanti dai più giovani, spesso a capo di associazioni o studenti integrati con alti titoli di studio.
Per l’occasione interverranno l’assessore alla Cultura, Andrea Cusumano, Sumi Dalia Aktar, vicepresidente della Consulta delle culture. Spazio anche alle storie dei primi bengalesi arrivati in città, come Mia Alauddin, e dei giovani bengalesi che hanno deciso di investire sullo studio, come Tauhidul Hasan Remul Sardar, laureanda in Medicina all’Università di Palermo, Adil Ali, laureata in Ingegneria e Rezwana Begom, studentessa in Lingue a Palermo.
Dibattiti sugli spazi di culto con la presenza dei bengalesi induisti si alterneranno a sfilate con sari e abiti della tradizione insieme ai balli a cura dei bambini dell’associazione Bangladesh Torun Prozonmo. Omaggio in musica anche al poeta e drammaturgo bengalese Rabíndranáth Thákhur con la lettura di alcune sue famose poesie. Alla fine dell’incontro, un momento di degustazione di prodotti tipici della cucina bengalese realizzati dalla comunità.