"In due è meglio", la commedia brillante con Mary Cipolla e Gianni Nanfa al Teatro Jolly
Dal 20 al 22 ottobre e dal 27 al 29 ottobre, al Teatro Jolly, è in scena "In due è meglio", commedia brillante in due tempi di Mary Cipolla e Giovanni Nanfa.
Nel cast Mary Cipolla e Giovanni Nanfa, al piano Nicola Vitale, alla tromba Benny Amoroso, scene di Vittorio Ienna, luci di Francesco Piscopo, suono di Rino Carnovale e regia di Giovanni Nanfa. Ancora insieme, i due comici, tanto amati dal pubblico siciliano, aprono la nuova stagione del Teatro Jolly con la commedia In due è meglio che, per la prima volta, non li vede nei ruoli di marito e moglie.
La scena si svolge all’interno di un terrazzino che collega due piccoli appartamenti all’ultimo piano di un palazzo. Agli inquilini Cipolla e Nanfa è stato assicurato dall’agenzia immobiliare che l’appartamento adiacente non si affitta da un decennio, pertanto, sono certi che potranno disporre del terrazzino senza condividerlo con nessuno. Questa condizione rende appetibile il piccolo attico perché i due ignari vicini cercano, per motivi diversi, di isolarsi allo scopo di staccare la spina.
L’improvvisa scoperta dell’inattesa convivenza si trasforma in una contesa senza esclusione di colpi con l’inevitabile coinvolgimento degli avvocati. A complicare la convivenza forzata ci si mettono pure un cane e una gatta che, a tratti, rubano la scena ai due protagonisti. Le esilaranti peripezie dei due vicini-nemici coinvolgono gli spettatori attraverso la strategia collaudata di alternare brevi monologhi, dialoghi, canzoni e parodie.
Il successo di questa formula teatrale ibrida conferma che il pubblico è particolarmente attratto dalla commistione di diversi generi che garantiscono un dinamismo spesso assente nella commedia brillante classica. Gli arrangiamenti di Nicola Vitale e la carismatica presenza della tromba di Benny Amoroso scandiscono le sequenze di questa divertente storia che riesce a trasmettere al pubblico, insieme alle emozioni, un chiaro messaggio: nella scelta di stare soli c’è sempre qualcosa di sbagliato.