Identità "Picta", quaranta cartelloni del teatro dei pupi della Sicilia orientale in mostra al museo Pitrè
Ospitata nei prestigiosi locali del Museo etnografico siciliano Giuseppe Pitrè, la mostra Identità “Picta” offre al pubblico 40 cartelloni del Teatro dei Pupi della Sicilia Orientale (dovuti a pittori popolari dei secc. XIX – XX). Appuntamento fino al 9 gennaio con visite dal martedì alla domenica, dalle ore 9 alle 19 (ultimo ingresso alle 18,30).
I cartelloni sono presentati sia nella loro integrità sia, talvolta, nella parzialità di taluni loro particolari, quali materiali del Laboratorio di Antropologia delle immagini, che fa parte dell’Archivio Etnostorico Nazionale, della fondazione Aurelio Rigoli, ubicata a Villa Lina, in piazza Niscemi 48 a Palermo.
S0e è vero, come è vero, che la critica d’arte attiene preminentemente all’artista ed ai suoi codici (spazio, luce, colore), la nostra indagine, pur riconoscendo la valenza della critica centripeta, volta ad individuare le componenti estetiche di un’opera pittorica, ha voluto rilevare ciò che esse significano, in proiezione centrifuga, per mediare dal significato esplicito, descrittivo e letterale, cioè dalla percezione visiva retinica, l’intelligere dei valori o, meglio, dell’implicito mentale, che trama ciascun cartellone.
"L'esposizione allestita negli spazi del museo etnografico siciliano Giuseppe Pitrè, di recente riaperti dopo i lunghi lavori di restauro, è curata dal prestigioso Centro internazionale di etnostoria-fondazione Aurelio Rigoli (Laboratorio di Antropologia delle Immagini) ed affascina non solo per la fattura, i caratteri estetici e i vivaci colori delle Opere esposte, ma anche per quanto - attraverso di esse - riesce a svelare dell’identità del popolo siciliano: quella che Giuseppe Pitrè, fondatore e teorico della demopsicologia, chiamava indole, qualità innata nell’essere umano", afferma Eliana Calandra, capo area Cultura del Comune di Palermo.