Mondadori Point, Gabriele Prinzi e Livia Emma presentano "Ascolta la tua pancia"
Abbiamo cambiato radicalmente il nostro mondo, abbiamo cambiato radicalmente la qualità degli alimenti che mangiamo e ci aspettiamo che questo non porti alcun cambiamento? Accettiamo per normale una dieta che ci viene spacciata per mediterranea, mangiamo troppi cereali rispetto al passato, cereali che hanno un contenuto di glutine prima inimmaginabile! Mai come oggi, è chiaro e attuale ciò che scrisse 2.500 anni fa Ippocrate: tutte le malattie nascono dall’intestino. Lì si trova il crocevia degli organi (e sistemi) più importanti, lì si trova la causa di patologie che mai ti verrebbe in mente di addebitare al tubo digerente. Per fare diagnosi e farci guidare a impostare una terapia condivisa, dobbiamo tornare a fare le domande giuste e contestualizzarle nell’ottica della “rivoluzione microbiota”. Per fare questo, ogni alleanza è preziosa, a cominciare da quella con il paziente. Ecco l’invito rivoluzionario: ascolta la tua pancia e riferiscimi cosa senti! Perché credo a ciò che mi dici. E ciò che mi riferisci mi aiuta ad aiutarti. Perché la tua salute vale!
“Considero Ascolta la tua pancia uno strumento prezioso e insostituibile per chi vuole avere un’idea più chiara sulla salute; una lettura che mi sento di raccomandare a tutti coloro che si trovino a incrociare, per motivi personali, familiari o professionali, il tema della nutrizione come intervento terapeutico e preventivo per moltissime malattie che affliggono l’essere umano.” Alessio Fasano (Harvard Medical School e Massachusetts General Hospital).
Da anni punto di riferimento di chi soffre di “colon (intestino, prego!) irritabile”, Gabriele Prinzi, chirurgo d'urgenza ed esperto di microbiota e fitoterapia, e Livia Emma, dietista specializzata in tecnologie agroalimentari - seguitissimi sui loro canali social con oltre 150mila followers - ci spiegano l’impatto della nutrizione su una serie di patologie intestinali (reflusso, gastrite, tumore gastrico, intestino irritabile, celiachia, sensibilità al glutine non celiaca ecc.), alla luce della ricerca scientifica più attuale.