Metamorphosis, all'Orto Botanico un festival multidisciplinare tra musica, cinema e teatro
Metamorphosis interpreta il sogno di Goethe nella ricerca continua di una identità dell’Orto Botanico che pur cambiando forma, rimane sempre se stesso e continua il suo ciclo vitale. L’Orto Botanico supera i centomila visitatori dall’inizio dell’anno.
Un festival multidisciplinare all’Orto Botanico di Palermo tra musica, cinema, teatro, danza, letteratura, gastronomia; un cartellone che mira, nel tempo, a divenire stabile, e rappresentare il punto d'incontro di molte iniziative culturali dell’Università, attraverso il suo Sistema Museale, polo culturale dedicato al pubblico e luogo della sperimentazione scientifica e culturale, per eccellenza. In un sito, l’Orto Botanico, che dall’inizio dell’anno ha aperto le porte a oltre centomila visitatori e in questi giorni marcia al ritmo di 700 visitatori al giorno.
E’ proprio su questa direttrice che nasce, in collaborazione con CoopCulture, Metamorphosis, un cartellone che ha già avuto un’anticipazione cinematografica a inizio estate - WineWays, quattro film dedicati al mondo del vino con degustazioni nelle cantine della rete DocSicilia - e che ora entra nel vivo con “Il lupo e la luna”, cunto musicale tratto dal romanzo di Pietrangelo Buttafuoco, con l’adattamento teatrale di Valentino Picone, interpretato da Salvo Piparo e Lello Analfino, in scena dal 23 agosto, poi mercoledì e giovedì alle 21 all’Orto Botanico. Dopo l’anteprima al BarbablùFest alla Villa del Casale di Piazza Armerina, arriva a Palermo la storia di Scipione il Cicalazadè, nobile messinese rapito da ragazzino dai pirati, portato in dono al Sultano e cresciuto alla sua corte fino a diventare comandante della flotta musulmana. Tra battaglie, conquiste, bottini, Scipione il Cicalazadè riprende la via del mare fino a quando non ritorna dalla madre, Donna Lucrezia: la luna e l’amore che lo riportano in patria, ma è contro il cattolicissimo fratello Filippo… un cunto cadenzato, epico, leale, con tanto di battaglia finale tra i due fratelli, sulle musiche originali di Analfino, che recupera una figura storica cantata anche da De André.
Salvo Piparo sullo spettacolo
“Il nostro Ateneo sta acquisendo sempre più un ruolo centrale nella vita della città di Palermo, non soltanto mettendo a disposizione le sue più suggestive location, come l’Orto botanico, ma soprattutto l’esperienza e il know how a servizio della cultura e della bellezza – interviene il rettore Massimo Midiri -. Queste iniziative rappresentano un’ulteriore occasione per rafforzare UniPa come punto di riferimento non soltanto della ricerca scientifica e della formazione d’eccellenza, ma anche per l’intera cittadinanza e i numerosi turisti che ogni anno visitano la Sicilia”.
“Lo scopo di Metamorphosis è quello di ampliare e potenziare la fruizione dell’Orto Botanico, anche per favorire l’aggregazione territoriale e valorizzare il patrimonio culturale siciliano, in rapporto con artisti e forme di eccellenza presenti sul territorio nazionale e internazionale” spiega Paolo Inglese che ha “cucito” e ideato Metamorphosis.
Dal 2 al 12 settembre, nuova tappa per Genia ArtLab che rinnova la sua collaborazione con il laboratorio del Dams universitario e CoopCulture. Un focus approfondito su nuove introspezioni di danza e musica, linguaggi sperimentali e bei ritorni: dai racconti extraurbani di Emilia Guarino a una drammaturgia da Marija Stepanova costruita da Sabino Civilleri e Monica Lo Sicco che aprono il loro progetto a una collaborazione con i Masbedo, al progetto Sakura di Danila Blasi, Enrica Felici, Giordano Novielli, Francesca Schipani, a Anapoda di Aloisio/Vicari sulle musiche di Angelo Sicurella, al trio Litrico-Caiolo-Badamo e al ritorno di Sista Bramini e della Societas con un lavoro sulla prima cantica della Divina Commedia, mentre Claudio Collovà ritorna sul suo progetto de La Terra desolata di Eliot con le incursioni musicali di Giuseppe Rizzo e Metamorphosis accoglie tre concerti della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, parte del progetto Note al museo, due concerti cameristici di formazioni nate in seno alla Foss, il 7 settembre il Pyramis ensemble e il 9 il Quintetto Almeyda, e infine l’11 il più atteso, ospitato allo Steri e già quasi sold out: Nicola Piovani sul podio della Sinfonica che eseguirà sue composizioni. Inoltre sabato prossimo (27 agosto) poi il 3 e il 10 settembre per la rassegna RestArt, CoopCulture proporrà una suggestiva visita serale al crepuscolo: sarà un modo per scoprire in un orario particolare, odori e colori dell’Orto Botanico. I visitatori saranno forniti di whisper e lucine per vivere l'Orto e le sue collezioni in maniera inedita. Da prenotare sul sito www.coopculture.it