Danza contemporanea e territorio, al via la seconda edizione del festival "Dissidanza"
Si può giocare il mille modi con il nome del festival internazionale diretto da Giovanni Zappulla: Dissidanza. Può essere l’unione di due parole, dissidenza e danza, a indicare la direzione ondivaga di un’esplorazione che, per forza di cose, si pone spesso in un confronto dialettico con i canoni prestabiliti (prestabiliti da chi?). Si può anche scomporre in due questa parola declinandola in una brevissima ma perentoria frase: Dissi danza, a ribadire un’esigenza e, insieme, il motivo profondo per cui questo festival internazionale giunto alla sua seconda edizione è frutto di una riflessione “dal basso”. Da chi, per la danza, viaggia, si confronta, ritorna per fare di Palermo un polo che attragga chi crea, chi esplora e non dà niente per scontato.
Dissidanza aprirà i battenti venerdì 21 ottobre alle 19.30 allo Spazio Tre Navate (Cantieri Culturali della Zisa) con un evento che è insieme una rassegna di videodanza e un’azione che coinvolge pubblico, danzatori, giornalisti e tutti quanti vogliano partecipare. Si chiama Viral Visions Multiplier Event e prende le mosse dal progetto europeo Viral Visions, che ha visto la compagnia Zappulla Dmn, unica italiana, confrontarsi con partner da tutto il continente su come il pubblico recepisce la danza contemporanea, su come formare e attirare nuovi spettatori e avvicinarli a un mondo che non può più permettersi di essere autoreferenziale.
Le immagini lasceranno infatti presto il posto a una conferenza ludico-sperimentale che sarà insieme un’intervista collettiva e un gesto danzato condiviso: una sperimentazione aperta che unisce movimento, parole e video e che confluirà nel progetto Viral Visions. Alle 20.45, sempre allo Spazio Tre Navate, aprirà le performance la Silence della compagnia Artgarage di Pozzuoli (coreografia, installazione e costumi Emma Cianchi; concept Emma Cianchi e Dario Casillo; live Sound design Dario Casillo ed Eugenio Fabiani; video creazione Gilles Dubroca).
Uno spazio bianco, ampio, silenzioso, definito dalle azioni dei performer intenti a percepire sé stessi in relazione all'altro. Un continuo cercarsi e sorreggersi fatto d’intrecci vorticosi e dinamiche crescenti, un flusso di danza elegante e potente, ma allo stesso tempo dolce e raffinato, dà vita al suono. La coreografia crea un paesaggio sonoro che interagisce e sorprende, i movimenti incontrano suoni sempre differenti.
A seguire, ecco la Compagnia Zappulla DMN di Palermo, con Memories from the future(coreografia Giovanni Zappulla; danzatrici Annachiara Trigili, Roberta D’Ignoti e Roberta Xafis; musica 7ª Sinfonia in La maggiore op.92 di Beethoven). Uno spettacolo creato per essere una credibile rappresentazione visiva della sinfonia di Beethoven, intrecciando il movimento alla partitura musicale come se ne facesse parte. Tre donne, legate da una relazione che è dato allo spettatore immaginare, vivono un percorso emotivo scandito in quattro momenti che corrispondono ai quattro movimenti della sinfonia. In questo tempo sono chiamate a viaggiare nella profondità della propria coscienza: dal ricordo personale a ciò che questo implica a livello subconscio, dalla presa di consapevolezza dei meccanismi invalidanti alla ricerca dell’estasi dell’unione mente-corpo.
Tre gli spettacoli in scena per il secondo e ultimo giorno del Festival Internazionale Dissidanza. Sabato 22 ottobre alle 20.45, ancora allo Spazio Tre Navate, aprirà la Compagnia Vialuni di Ajaccio (Francia) con Terre-Ciel/Percée (coreografia- concept: Michèle Ettori e Fabien Delisle). Siamo di fronte all’infinito: la storia di tutte le isole. Due personaggi sognano sul Mediterraneo, tentativo poetico di collegare attraverso l’immaginario, in cui il gesto danzato accorcia le distanze con quello che ci è estraneo.
Segue lo spettacolo della compagnia polacca Hotelhoko, movement makers collective (Varsavia) con Extinction: REplay (concept, regia, drammaturgia e costumi Agata ?yczkowska; coreografia Agata ?yczkowska e Mirek Wo?niak; performance Agata ?yczkowska, Mirek Wo?niak e Karina Szutko; musica Agata ?yczkowska e Karina Szutko). Estinti dal mondo: la tigre del Caspio, la pantera della nebbia taiwanese, il leopardo dell'Amur, lo squalo bruno. Extinction: Replay è una coreografia blu per tre corpi. Uno sguardo ottimista al futuro del nostro pianeta: alcuni di noi sopravviveranno. La performance tocca i temi della paura di scomparire dalla Terra e di come sopravvivere vivendo in gruppo.
Chiude l’edizione 2022 di Dissidanza la Francia con Playlist, assolo della Compagnia Pedro Pauwels di Montauban (concept e interpretazione Pedro Pauwels; coreografie Hafiz Dhaou e Aïcha M’Barek, Richard Adossou, Eléonore Didier, Anthony Egea, Jean Gaudin, Sylvain Groud, Marcos Malavia, Béatrice Massin, Fabio Lopez; creazione luci Emmanuelle Staüble; costumi Marie-Christine Franc). Playlist inizia con una semplice domanda: quale canzone ha segnato la tua adolescenza?
La scrittura: la canzone, le sue parole, la sua coerenza, la sua costruzione musicale, tante componenti che spesso tendiamo a immaginare semplici, se non semplicistici. Tuttavia, in un'opera di creazione coreografica contemporanea, trovare la giusta distanza per non essere nella parodia, la patina, la narrazione, non è qualcosa di facile. Il significato delle parole ma anche la temporalità (una durata di pochi minuti) rendono l'esercizio più complesso: come trovare i componenti coreografie corrette in così poco tempo? Come trovare il tuo posto creatore in una costruzione già forte di significato? Come porsi davanti a un «oggetto popolare», senza cadere nel populismo? Il Festival internazionale Dissidanza è supportato dalla Commissione Europea, dall’assessorato alle Culture del Comune di Palermo e dall’Institut Français di Palermo.