La città si trasforma in un teatro, i pupi invadono Palermo con il Festival di Morgana
Dal 7 all'11 novembre in vari luoghi rappresentativi di Palermo siterrà una nuova edizione del Festival di Morgana, l'appuntamento che rende la città un vero e proprio teatro diffuso.
Insieme insieme al Museo delle marionette Antonio Pasqualino, verranno coinvolti infatti altri sette luoghi-simbolo della presenza del teatro dei pupi in città: la Chiesa S.S. Euno e Giuliano, Palazzo Alliata di Villafranca, Palazzo Riso, Palazzo delle Aquile, Palazzo Butera, il Teatro Carlo Magno, il Teatro Ditirammu. Continua dunque un viaggio lungo 43 edizioni (iniziò nel 1975 con il nome di Rassegna di opera dei pupi), che di anno in anno ha assunto un carattere internazionale, coinvolgendo con sempre maggiore intensità compagnie provenienti da tutto il mondo ed eventi collaterali collegati al teatro dei pupi. Una cinque giorni intensa, con due prime nazionali e oltre trenta spettacoli, ogni giorno a partire dalle 16 e con una frequenza oraria.
Il programma completo
Il primo giorno di festival, il 7 novembre, sarà dedicato in massima parte alla tradizione: tra gli spettacoli in programma, alle 18 a Palazzo delle Aquile L'incanto di Dama Rovenza, dell'Associazione culturale Franco Cuticchio Figlio d'Arte (Palermo) e alle 21, al Museo Pasqualino, Il potere di Durlindana, della Compagnia famiglia Gargano. Linguaggi multimediali, invece, giovedì 8 novembre, alla Fondazione Sant'Elia, dove verrà inaugurata alle 17 la mostra Pupi videodrome, che integra 5 progetti artistici di innovazione tecnologica con il coinvolgimento di grandi artisti e giovani talenti allestita da Enzo Venezia. Una mostra che combina manufatti artigianali realizzati secondo le tradizionali tecniche costruttive dei maestri artigiani - pupi, cartelloni pubblicitari, fondali - e opere artistiche di nuova concezione che rielaborano i codici e il linguaggio espressivo dell’opera dei pupi in chiave contemporanea e tecnologicamente avanzata. Un percorso espositivo sensoriale, in cui la multimedialità è lo strumento di full immersion per coinvolgere i visitatori in una esperienza piena di suoni ed accadimenti, in una messa in scena suggestiva di cui è protagonista attivo.
Tra le opere di innovazione esposte: #Carinda Augmented Reality, il cartello animato “La rotta di Roncisvalle”, il documentario in 3D “Pupi a 360 gradi”, di Alessandra Grassi, e tre video installazioni di opere prodotte dal Museo delle Marionette: In Two Minds - In Two Puppets di Kevin Atherton, The Palace of Raw Dreams e Angelica di Judith Cowan. Ci sarà spazio, infine, per Petits Malins, un ciclo di proiezioni di film di animazione, in collaborazione con l'Institut Français di Palermo, alle 17 di mercoledì 7, giovedì 8, venerdì 9 e domenica 11, al Museo delle Marionette.
Le compagnie italiane e internazionali e le prime nazionali
Due le prime nazionali: giovedì 8 novembre alle 20 a Palazzo Riso, “Come veni Ferrazzano”, secondo capitolo della trilogia P3 coordinate popolari, di e con Giuseppe Provinzano (prima assoluta), e, ancora giovedì alle 21 al Museo delle Marionette Antonio Pasqualino, “El retrete de Dorian Gray”, della compagnia spagnola Cabarete. Le compagnie che parteciperanno al Festival sono tra le più rappresentative della realtà siciliana: la Compagnia Famiglia Gargano (Messina), la Compagnia Famiglia Mancuso (Palermo), la Compagnia Marionettistica fratelli Napoli (Catania), l'Antica Compagnia Opera dei Pupi Famiglia Puglisi (Sortino), la Compagnia Marionettistica popolare siciliana (Palermo), la Compagnia Brigliadoro (Palermo), e l'Associazione Culturale Franco Cuticchio Figlio d’Arte (Palermo).
A dialogare con la tradizione del teatro di figura siciliano saranno quattro compagnie internazionali: Cabarete e David Espinosa (entrambe spagnole), La Brouille (Francia) e Kevin Atherton (Irlanda), grazie alla collaborazione con l'Istituto Cervantes e il Centre Culturel Français. Tutte realtà che porteranno nel loro viaggio in Sicilia scena spettacoli e performance artistiche di innovazione che offriranno nuove declinazioni e interessanti declinazioni del teatro di figura, con un pensiero rivolto anche agli spettatori più piccoli: lo spettacolo La Brouille è adatto a bimbi dai 18 mesi di età.
Insieme agli intramontabili temi classici e ai personaggi conosciuti e amati da moltissime generazioni andranno in scena anche temi e personaggi contemporanei, perché anche ai giorni nostri non venga meno la funzione autentica del teatro di figura e dei raccontastorie: a Durlindana, Orlando, Angelica e Dama Rovenza si affiancheranno le figure di Peppino Impastato e Padre Puglisi e Giuseppe Di Matteo della Compagnia Marionettistica Popolare.
Organizzata dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, la XLIII edizione del Festival di Morgana è realizzata in collaborazione con: Comune di Palermo; Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018; Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo; Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana della Regione Siciliana; Ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo, Direzione generale Spettacolo dal Vivo; Instituto Cervantes di Palermo; Institut français Palermo; Fondazione Arte e Cultura.
Il Festival di Morgana è stato inserito nell'agenda italiana degli eventi organizzati per l'Anno europeo del patrimonio culturale 2018. Direttore Rosario Perricone; Organizzazione Maria Fasino e Floriana Sciumè; Promozione e comunicazione Monica Campo e Chiara Vaglica; Amministrazione Maria Teresa Gnoffo e Daniela Casamento; Allestimenti tecnici Francesco Cutrona, Giusi Seggio e Paolo Benfante; Service audio/luci Gano Scancarello e Francesco Scancarello; Riprese audio video foto Francesco e Giancarlo La Bruna; Progetto grafico Cristina Stassi.
Tutti gli appuntamenti del 7 novembre
Prima giornata del Festival di Morgana 2018, che si aprirà il 7 novembre alle 16, alla Biblioteca Vittorietti dello Steri, con la presentazione del volume: “Storie dipinte. I cartelli della Marionettistica Fratelli Napoli”, di Simona Scattina. In primo piano i cartelli e le scene della storica famiglia di pupari, che costituiscono un unicum dal valore documentario inestimabile, testimonianza di un'eredità materiale sopravvissuta al tempo e all'usura, oltre che alla crisi e alla tentazione, per fortuna rimasta tale, di chiudere bottega.
Dalla tradizione ai nuovi linguaggi: alle 17, al Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, la proiezione di Petits malins, film di animazione in collaborazione con l'Institut français Palermo e l'Institut français Cinéma. Una selezione di tre film “senza parole” da 50 minuti ciascuno destinato ai più giovani: dal Festival d'Annecy, una selezione dei cortometraggi degli studenti della scuola dell'immagine di Gobelins (scuola di riferimento per le professioni legate alla creatività visiva), e un focus dedicato al cineasta Michel Ocelot, uno dei maestri dell'animazione contemporanea.
Ancora alle 17, ma al Teatro Carlo Magno, andrà in scena lo spettacolo “Le avventure di Carlotto in Spagna” della Famiglia Mancuso di Palermo. La compagnia nasce su iniziativa di Enzo Mancuso, ultimo discendente della omonima famiglia di pupari che diede inizio alla propria attività a Palermo nel 1928, aprendo un teatrino dell’Opera dei pupi nel quartiere Borgo Vecchio. Antonino Mancuso, allievo del puparo Pernice, trasferì il suo teatro in diverse zone di Palermo e in vari paesi della provincia, viaggiando a bordo di un camion trasformato in teatro. Fino a quando si ferma a Palermo in piazza don Luigi Sturzo, dove resta fino alla sua morte, nel 1988. Mancuso porta innovazioni agli spettacoli: nelle armature con elmi alla greca e romani.
Il Teatro Ditirammu ospiterà alle 18 lo spettacolo di Albert Bagno “Le leggende di San Martino”, che racconta vita e aneddoti di uno dei santi più celebrati e amati sin dai tempi del Medioevo. Tra le oltre cento leggende, la più celebre è senz'altro quella in cui Martino, dopo aver visto un mendicante patire il freddo, taglia in due con la sua spada il suo mantello per offrirlo al povero. L'indomani ritroverà il suo mantello intatto, è a quel punto che Martino deciderà di farsi battezzare e poi di lasciare l'esercito. Nel fantastico universo fatto di pupi di carta, narrato e animato da Bagno, draghi e demoni lasceranno il posto a personaggi divertenti come l'asino e l'orso.
Chiuderà questa prima giornata la prima nazionale, al Museo Antonio Pasqualino alle 21, “L’incanto di Dama Rovenza”, dell'associazione culturale Franco Cuticchio Figlio d’Arte. L'episodio narra le vicende dell'invasione delle terre di Carlo Magno ad opera di Dama Rovenza, regina di Soria, figlia del Barbassore della Montagna, che ha giurato di vendicare la morte di suo fratello Oldauro, ucciso da Rinaldo durante la guerra vinta dai francesi contro le schiere di Mambrino. Rovenza, oltre a combattere con un pesante martello d'acciaio, possiede l'armatura incantata che ha il potere di proteggerla dai valorosi paladini di Carlo.
Il mondo dei pupi esplora il documentario
Alla Biblioteca Vittorietti dello Steri, sarà presentato il video “Pupi a 360 gradi”, di Alessandra Grassi. Un'opera intersettoriale che intreccia i linguaggi dell'opera dei pupi, del film documentario e delle nuove tecnologie. Un viaggio in cui lo spettatore sarà condotto all'interno del palco del teatrino dell'opera, insieme ai pupi e ai suoi manovratori, con una possibilità di visione a 360 gradi. Il punto di vista dello spettatore sarà quindi collocato al centro della scena, da un'altezza all'incirca uguale a quella di un pupo. Da lì lo spettatore potrà guardarsi intorno in ogni direzione, spiare le mosse e i trucchi scenici del puparo e dei suoi aiutanti, rimanendo però sempre nell'epicentro della storia, al fianco di Orlando, Rinaldo e Angelica.