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Venerdì, 22 Settembre 2023

VIDEO | Il Biondo riapre il sipario con una stagione estiva "Eroica": "Basta stare fermi, solo la cultura dà risposte"

Sei spettacoli "sopravvissuti" alla pandemia riproposti in tre luoghi all'aperto della città. Si ricomincia il 4 giugno dallo Steri con la prima nazionale di "A noi due" ispirato a "Le menzogne della notte" di Gesualdo Bufalino. Un'esperienza teatrale innovativa e immersiva. Ci si sposterà poi al Riso e a Casa Professa

Dopo sette mesi di chiusura, il Teatro Biondo riapre il sipario per una stagione estiva che prenderà il via il 4 giugno allo Steri. Una stagione “Eroica”, che la direttrice del Biondo Pamela Villoresi dedica alla città, ai lavoratori dello spettacolo e al pubblico, a chi ha saputo resistere in questi difficili mesi di sospensione: «Eroici siamo tutti noi che abbiamo coltivato la vita sotto la lastra di ghiaccio del sipario chiuso – spiega Villoresi –, tutte le nostre produzioni sono andate in prova, mentre i numerosi lavori in streaming sono stati forieri di prossimi debutti; abbiamo dato vita a un teatro di ascolto e abbiamo dato voce alle parole che altrimenti sarebbero rimaste a rimbalzare nel silenzio delle stanze chiuse, soprattutto quelle dei nostri più giovani concittadini, esiliati dai loro istituti scolastici. Ma eroici siete soprattutto voi, il pubblico, che vi siete incaponiti – dopo averci regalato l’ultima parte dell’abbonamento del primo lockdown – e, fiduciosi, ne avete acquistato uno nuovo a inizio stagione. Vi siete aggrappati ai proclami governativi e regionali e ci avete mandato e-mail e messaggi, ci avete telefonato, ponendo sempre lo stesso interrogativo: “Quando riaprite? Ci mancate”».

Grazie alla collaborazione con l’Università, con l’assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e con l’assessorato alle Culture del Comune, la rassegna estiva del Biondo avrà luogo in tre spazi suggestivi ed evocativi, che interagiranno con le drammaturgie dei sei spettacoli in programma: Palazzo Chiaramonte Steri, sede del rettorato universitario; Palazzo Belmonte Riso, sede del Museo regionale d’arte contemporanea; e l’atrio della Biblioteca comunale di Casa Professa.

"Il ritorno all’attività di spettacolo in presenza, alla vigilia dell’estate – afferma il presidente del Biondo Giovanni Puglisi – ci offre una straordinaria opportunità, quella di poter realizzare un teatro diffuso nel territorio. Se in questo momento gli spettatori hanno difficoltà ad andare a teatro, il teatro va dagli spettatori, nel cuore di Palermo, in tre luoghi istituzionali di grande suggestione come lo Steri, il Palazzo Belmonte Riso e l’atrio della Biblioteca Comunale di Casa Professa. In tal modo si valorizza anche la dimensione teatrale dei luoghi, intesi come spazi di condivisione e come serbatoio di storie che si riattivano nella pratica scenica: penso, ad esempio, allo spettacolo su Le menzogne della notte di Bufalino, la cui drammaturgia è stata pensata proprio per gli ambienti dello Steri. È questo il modo migliore per ricostruire il rapporto con il pubblico e con la città dopo un anno così difficile per tutti". 

"Questa stagione estiva – dichiara il aindaco Leoluca Orlando – conferma il ruolo e la missione del Teatro Biondo come punto di riferimento per Palermo città del teatro. Una conferma che ancora di più viene dalla programmazione diffusa in luoghi simbolici della città, della sua storia e della sua cultura. Questa stagione è conferma della bontà del lavoro svolto dietro le quinte, nel senso letterale del termine in questo difficile periodo di pandemia, dal presidente Gianni Puglisi e dalla Direttrice Pamela Villoresi insieme a tutti gli amministratori, lavoratori e collaboratori del teatro, che del teatro sono la vera anima e il vero motore".

Per Alberto Samonà, assessore dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, «il teatro dal vivo è il ritorno a una normalità riconquistata. È il recupero degli spazi di libertà che la stessa essenza dell’espressione teatrale porta con sé. Il cartellone del Biondo è l’eroica reazione di un mondo che, sebbene tra i più provati dalla pandemia, ha mostrato di essere vivo per continuare a donarci, con generosità ed entusiasmo, voglia di vivere e momenti insostituibili: per tornare, tutti, ad essere e ad esserci. Dopo un lungo periodo di surroghe virtuali, finalmente i nostri attori, i registi, i costumisti, le maestranze e tutti coloro che lavorano in teatro, possono tornare a vivere nella dimensione della relazione con il pubblico, quello vero, vivo, in carne e ossa. L’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana non poteva non fare la propria parte, con i suoi luoghi della cultura, che sono spazi di condivisione. Vorrei ringraziare, per tutti, Pamela Villoresi, che insieme allo staff del Biondo crede profondamente in un progetto di Cultura, che non si è fermato e che tra breve potrà tornare ad accompagnarci dal vivo. Ricominciamo a vivere il teatro. Andiamo a teatro. Tutti insieme».

"L'avvio delle attività estive del Teatro Biondo con un ricco calendario di spettacoli diffusi nella città, in un momento in cui appare “sospesa” - dice l'assessore comunale alla Cultura Mario Zito - si inserisce in un arduo percorso della cultura a Palermo che in questo periodo di pandemia non si è mai interrotto, cercando il più possibile di mantenere un costante dialogo con gli artisti e con il pubblico. Le attività in streaming si sono rivelate funzionali per mantenere questo legame, ma adesso occorre compiere quello sforzo eroico che lo stesso pubblico ci chiede ed il Teatro Biondo non si sottrae a questa richiesta continuando a “raccontare” una storia mai interrotta, che vuole diffondersi coniugando parole recitate con parole visive, a tal proposito la scelta dei siti della stagione estiva appare quanto mai significativa».

"Il Teatro Biondo – sostiene il rettore Fabrizio Micari – è un partner di eccellenza per fare rete nel territorio, che ci accompagna per rafforzare il nostro impegno di disseminazione educativa e culturale. Questa sinergica collaborazione ha portato anche all’attivazione del primo curriculum universitario italiano dedicato alla recitazione, alla regia e alla drammaturgia per il Corso di laurea in “Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo”. Le arti visive e performative, la musica e lo spettacolo forniscono alla comunità strumenti critici indispensabili e propongono forme di riflessione che possono avere uno straordinario impatto sulle scelte della società civile. Le Università hanno il dovere di svolgere questa funzione civica, dando concreto esempio di quanto arte e cultura generino formazione, sviluppo del pensiero, rinnovo di identità e di collettività. Siamo orgogliosi di potere ospitare allo Steri, la nostra sede più importante e luogo simbolo per la storia di Palermo, il Teatro, pilastro di un mondo più bello, più libero e più eguale". 

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