Presepe in piazza, la XXIX edizione alla Parrocchia Madonna della Provvidenza
Da domenica 6 dicembre a domenica 10 gennaio nel 50° anniversario della Parrocchia Madonna della Provvidenza, è stato organizzato sul sagrato della chiesa un presepe artistico tradizionale di notevole fattura, con pezzi unici di grande valore.
Un presepe evocativo e spirituale, ridordando la passione di Don Orione per i presepi, rivolto a favore della comunità parrocchiale orionina e di tutta la città di Palermo, che resterà aperto per l’intero periodo natalizio da domenica 6 dicembre 2015 (inaugurazione ufficiale ore 11,30) fino al 10 gennaio 2016.
Un capanno, di superficie pari a circa mq 42, ospita il complesso apparato del presepe. Al suo interno, è stato quindi progettato e realizzato, a cura del Maestro Giuseppe Bennardo, un allestimento artistico assai strutturato per ricostruire con fine attenzione d’artista gli ambienti e i paesaggi della Natività; tale importante allestimento rappresenta, tra l’altro, la XXIX Edizione del conosciutissimo “Presepe in Piazza” dello stesso Maestro ed è stato portato avanti anche grazie al supporto tecnico di Fincantieri e dell’Ass. Produttori Parco Favorita. Il palcoscenico simula nel suo complesso un territorio molto naturalistico, basato su pietrame e conci vetusti e ricchi di licheni, visibilmente intaccati dall’erosione del tempo: una preziosa disposizione dà luogo a zone montagnose e vallive, dove si intercalano diversi torrenti e stradine; da non tralasciare la vegetazione, che tappezza i pianori con il muschio originale e gli alberelli di sfondo.
Le figure del presepe - tutte realizzate dal Maestro Bennardo - sono costituite da almeno n. 100 pezzi unici e originali in terracotta, di fattura prettamente tradizionale e altezza pari mediamente a cm 35, dipinti a mano con colori acrilici e vestiti di stoffa colorata. Oltre alla Sacra Famiglia, sono presenti tutti i personaggi fondamentali della più autentica e antica storia del presepe siciliano, e via via abitanti dei villaggi, viandanti, portatori e pastori con i loro animali, le greggi, in un seguito di piccoli quadri di vita quotidiana che finiscono per convergere verso la postazione della Natività con il suo mistico assembramento di angeli, uomini e Magi in adorazione.
Ogni presepe, e così vorremmo anche quello realizzato quest’anno sul sagrato della chiesa di Palermo, vuole rinviare esplicitamente alla necessità per l’uomo contemporaneo di risolvere in un trascendente cristiano l’illogicità e la mancanza di senso apparente nel fondo oscuro degli accadimenti e dei fenomeni spesso inconsulti che lo circondano. L'uomo può tornare protagonista di sé e della realtà del proprio tempo, perché in essa è velata la trascendenza che salta qualunque oggettivazione e logica: è nel mistero profondo dell’Incarnazione di Cristo che trova soluzione il naufragio delle nostre vite, nel silenzio dell’accoglienza in quel caravanserraglio d’Oriente, migliaia di anni fa come adesso. Nel silenzio del presepe subentra la pace attiva e operosa, dove stanare l'oscurità, optando radicalmente per il significato eterno e immutabile di Dio che offre sempre ad ogni disperso una zattera di speranza e salvezza, nella solidarietà e nella piena misericordia.
“Quante lezioni di umiltà, di fede, di semplicità, di povertà, di obbedienza, di abbandono alla Divina Provvidenza ci dà Gesù dal presepe!”, dice Don Orione!!!
