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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cultura

Manifesta 12 "conquista" altre 5 sedi: allo Zen nasce un giardino urbano

L'idea è del paesaggista e filosofo francese Gilles Clémente con lo studio di progettazione multidisciplinare Coloco. Tra i luoghi d'arte della biennale anche Pizzo Sella, Palazzo Forcella De Seta, Palazzo Ajutamicristo e Palazzo Costantino

Manifesta, la biennale nomade europea di arte e cultura contemporanea, che si svolgerà a Palermo dal 16 giugno al 4 novembre 2018, svela parte del suo programma annunciando alcuni artisti e nuove sedi in cui si snoderà. La biennale si comporrà di più di 30 nuovi lavori, installazioni pubbliche, performance e interventi urbani e si diramerà in più di 20 luoghi della città.

"Manifesta 12 si conferma molto più che una manifestazione culturale - sottolineano il sindaco Leoluca Orlando e l'assessore alla Cultura Andrea Cusumano - si conferma un laboratorio di sperimentazione e realizzazione di percorsi di crescita e sviluppo urbano attraverso l'arte. Così cresce sempre più il numero degli spazi urbani, siano essi giardini, palazzi storici, piazze o strade, che diverranno luoghi di espressione artistica, cresce sempre più il numero di progetti ed artisti che renderanno Palermo, tutta Palermo, un grandissimo palcoscenico”.

I primi nomi del programma di Manifesta 12 sono: l’artista brasiliana Maria Thereza Alvez che proporrà un’installazione a Palazzo Butera dedicata al sincretismo floreale proprio della Sicilia, il pioniere della performance art contemporanea in Nigeria Jelili Atiku che realizzerà una performance processionale il 15 giugno per le vie della città, il paesaggista e filosofo contemporaneo francese Gilles Clément, che ha ispirato l’intera biennale con il suo libro Il giardino Planetario, il quale in collaborazione con lo studio di progettazione multidisciplinare Coloco, ha ideato un giardino urbano nel quartiere Zen. Ancora, il collettivo londinese Cooking Sections e la ricerca sui sistemi agricoli di irrigazione a secco, l’artista irlandese di computer grafica in tempo reale John Gerrard che presenterà i suoi lavori tra Palazzo Ajutamicristo e Palazzo Forcella De Seta, l’artista svizzero Uriel Orlow con la sua video installazione a Palazzo Butera incentrata sul valore della memoria e sul potere evocativo della botanica, il visual artist e direttore artistico della Riwaq Biennale, Khalil Rabah, il quale ispirandosi ai mercati palermitani riprodurrà all’Orto Botanico un mercato di diversi manufatti, assemblaggi e sculture, il collettivo belga di architetti Rotor che stanno realizzando un intervento urbano nell’area di Pizzo Sella, a nord di Palermo. 

Infine, due italiani: l'artista campana Marinella Senatore e la sua processione urbana del 16 giugno, un movimento collettivo in danza per le strade del centro storico di Palermo e Giorgio Vasta, scrittore e sceneggiatore palermitano, con il progetto City Scripts, un’app digitale dedicata alla narrazione della città. 

I luoghi dunque svelati, che si aggiungono a Teatro Garibaldi, Orto Botanico, piazza Magione, Chiesa dei SS. Euno e Giuliano e Palazzo Butera, annunciati lo scorso novembre, sono: oltre lo Zen, con il progetto del giardino urbano, e Pizzo Sella, con l’intervento urbano dei Rotor, Palazzo Forcella De Seta, Palazzo Ajutamicristo, Palazzo Costantino.

Dopo l’annuncio dei progetti selezionati per il programma 5x5x5 e i collaterali, Manifesta 12 presenta inoltre la nuova visual identity, ideata da Mousse Agency. Prendendo ispirazione dai temi principali di "Il Giardino Planetario. Coltivare la Coesistenza", Mousse ha interpretato e dato forma al sincretismo, ai movimenti e ai flussi che animano il progetto curatoriale, messo a punto dai Creative Mediator di Manifesta 12, Bregtje van der Haak, Andrés Jaque, Ippolito Pestellini Laparelli e Mirjam Varadinis.


 

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