rotate-mobile
Cultura

Manifesta 12 saluta Palermo: 200 mila visitatori in poco più di quattro mesi

Sulla biennale è calato il sipario. Oltre 20 i luoghi - tra chiese, oratori, giardini pubblici e antichi palazzi nobiliari - aperti al pubblico per ospitare le installazioni degli artisti. La direttrice: "Si è creata un'autentica sinergia tra Manifesta, la città e i cittadini di Palermo"

Oltre 480 mila visite e 200 mila visitatori in 145 giorni di apertura, poco più di quattro mesi. Manifesta 12 domenica scorsa ha chiuso i battenti alla presenza del sindaco Leoluca Orlando e della direttrice della biennale Hedwig  Fijen. La dodicesima edizione, intitolata "Il Giardino Planetario. Coltivare la Coesistenza", è stata organizzata da un team di 40 professionisti, sia italiani che internazionali, e oltre 100 volontari. Si è articolata in oltre 20 luoghi tra chiese, oratori, giardini pubblici e antichi palazzi nobiliari, molti dei quali sono  stati riaperti al pubblico dopo tanti anni proprio per ospitare le installazioni commissionate da Manifesta.

Oltre al programma principale, ha presentato un ricchissimo programma di eventi collaterali: 71 progetti sono stati selezionati tra le 631 proposte  ricevute. Manifesta 12 Palermo ha anche presentato un nuovo programma chiamato 5x5x5 per il quale una giuria internazionale ha selezionato 5 progetti educativi, 5 mostre temporanee e 5 programmi di residenza artistica, preferendo quei progetti volti a sviluppare una rete di relazioni  professionali e collaborazioni tra i professionisti del luogo ed enti  internazionali. Inoltre, offrendo più di 50 proiezioni gratuite al Teatro Garibaldi, nel giardino di via Primo Carnera allo Zen 2 realizzato insieme all'associazione Zen Insieme, e all'Arena La Sirenetta, riaperta al pubblico dopo 12 anni di abbandono, il Film Programme di Manifesta 12  ha registrato circa 3.500 spettatori.

Garden of flows, i luoghi di Manifesta 12

"Dallo Zen a Romagnolo Manifesta 12 ha rappresentato un momento di grande coinvolgimento dei cittadini e del territorio in un processo di costruzione della comunità locale - ha detto il sindaco Orlando -. Un processo che ha messo al centro l'arte come strumento di sviluppo e crescita sociale. Al di là dei numeri, comunque lusinghieri, i mesi in cui Manifesta è stata preparata e vissuta a Palermo con migliaia di cittadini, studenti, insegnanti e operatori sociali resteranno nella storia, anche grazie a quegli interventi/installazioni come il giardino dello Zen, che rimangono ora come luoghi e strumenti di nuova socialità e nuova cultura".

"La metodologia curatoriale sperimentata con Manifesta 12 - ha aggiunto Hedwig Fijen, direttrice Manifesta Biennial -, fatta da un team interdisciplinare di mediatori creativi, da uno studio di ricerca pre-biennale come quello sviluppato dallo studio di architettura Oma, e da progetti realizzati in collaborazione con associazioni e istituzioni locali, si è dimostrata vincente in quanto ha portato alla creazione di una vera e autentica sinergia tra Manifesta, la città e i cittadini di Palermo".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Manifesta 12 saluta Palermo: 200 mila visitatori in poco più di quattro mesi

PalermoToday è in caricamento