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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Capitale della Cultura, passaggio di consegne al liceo Garibaldi: la targa da Pistoia a Palermo

A riceverla i rappresentati d'Istituto, Antonio Giorgio Bellanca e Federico Maggio. Il consigliere Francesco Bertolino, delegato del sindaco: "I nostri monumenti ci dicono che questa è una terra d'integrazione: è questa la sfida di Palermo Capitale della Cultura 2018"

Si è conclusa con il passaggio di consegne da Pistoia, Capitale della Cultura 2017, a Palermo, insignita del prestigioso riconoscimento nel 2018, la due giorni di gemellaggio tra le due città che si è svolta al liceo Garibaldi. Protagonisti gli studenti e l'associazione culturale “Factory Tac”, con sede a Montemurlo che da anni è attiva nel territorio pistoiese.

A consegnare la targa ai rappresentati d'Istituto, Antonio Giorgio Bellanca e Federico Maggio, sono stati Andrea Capecchi, docente di lettere dell’Istituto Pacino di Pistoia e coordinatore del cortometraggio documentario su Casilina e Pistoia, l'attore e sceneggiatore Francesco Dendi, e il tecnico di Alessandro Di Fraia. Sviluppo, cultura e integrazione sono quello che i rappresentanti d'Istituto si aspettano che la nomina di Palermo Capitale della Cultura (Vai al sito) porti in città: "Ci auguriamo che la città favorisca uguali opportunità per tutti per poter esprimenere il proprio potenziale artistico. Rendere l'arte accessibile a tutti non significa soltanto rendere i monumenti accessibili ad un basso costo ma significa soprattutto creare le condizioni economiche e sociali affinchè tutti, al di là della provenienza possano esprimere a pieno quello che hanno dentro. Ci auguriamo che le istituzioni collaborino perchè senza collaborazione non ci può essere sviluppo".

consigliere Bertolino-2Presente come rappresentante delegato dal sindaco Orlando il consigliere e presidente della Commissione Cultura, Francesco Bertolino. "Tutte le nostre architetture - ha detto il consigliere - sono un intreccio di epoche diverse. La Chiesa di San Cataldo, per esempio, rappresenta benissimo questa commistione di culture che è ancora in corso: a Palermo vivono pacificamente culture diverse. Ed è questo il messaggio che noi vogliamo far passare con la nomina di Capitale della Cultura. L’anno deve essere una visione, non un punto d’arrivo e invito tutti i palermitani a farsi promotori di questo messaggio per vincere la sfida". 

Totalmente d'accorso Andrea Capecchi secondo il quale Palermo Capitale della Cultura 2018 deve essere l’occasione per recuperare le tante bellezze e storie nascoste della città. "Noi, solo per fare un esempio - racconta Capecchi a PalermoToday - abbiamo fatto un convegno e una mostra su Ippolito Desideri, missionario gesuita pistoieie che all’inizio del '700 fece un viaggio di 12 anni in Tibet e scrisse un diario di viaggio, il primo diario di viaggio scritto da un occidentale". È la prima volta che Capecchi mette piede in Sicilia: "Palermo è bellissima. Ho trovato un'accoglienza incredibile e delle meraviglie da far invidia a molte città estere. Mi ha stupido positivamente, soprattutto di notte. Qui ci sono degli spazi scenografici e degli scorci meravigliosi. Ho notato poi un grande senso di appartenenza a Palermo e alla Sicilia nei ragazzi e questa caratteristica va sfruttata. Durante l'anno bisogna fare dei progetti da sviluppare e coinvolgere i ragazzi, le scuole. Per esempio noi abbiamo fatto un progetto di accoglienza dei visitatori stranieri: i ragazzi del linguistico hanno fatto le guide turistiche a Pistoia e spiegato le sue bellezze nella lingua dei turisti".

Il gemellaggio

L'associazione culturale “Factory Tac” ha presentato il documentario “Catilina: la memoria di una città”, un lavoro realizzato nel 2014 con l’obiettivo di dare vita a un prodotto innovativo, capace di coniugare ricerca storica e utilizzo degli strumenti comunicativi del teatro e del video, per raccontare in maniera originale e al di fuori dei canali convenzionali la storia della città di Pistoia e i suoi legami, anche nella letteratura e nelle leggende popolari, con la figura di Catilina, e “Pistoia Capitale italiana della Cultura 2017: storia, arte, cultura, eventi”, delle slides che raccontano la città di Pistoia attraverso le principali vicende storiche, i suoi personaggi più illustri, i monumenti e i musei, le sue eccellenze in campo artistico e culturale e, soprattutto, le iniziative e gli eventi che sono stati promossi e realizzati nel corso dell'anno di Capitale della Cultura. Un viaggio per immagini e didascalie che vuole far conoscere Pistoia in tutti i suoi aspetti agli studenti palermitani, sottolineando le potenzialità, le ricchezze nascoste e la vivacità culturale che anche una città “di provincia” può vantare e mettere in campo.

"E' stata la professoressa Maria Carmela Tranchina del liceo Garibaldi - racconta Capecchi - a contattarci ed a proporci uno scambio culturale con Palermo. Poi Palermo è stata nominata Capitale della Cultura e allora abbiamo deciso di istituzionatizzare l’evento e di chiudere il gemellaggio con un simbolico passaggio di consegna tra le due città dove gli studenti e la scuola sono protagonisti". Dopo essere stati contattati dalla professoressa Tranchina, Capecchi, Dendi, e Di Fraia sono andati dai rappresentanti del Comune a proporsi come ambasciatori di Pistoia Capitale della Cultura: "Abbiamo avuto il logo, il patrocinio e la delega di “ambasciatori” di Pistoia Capitale della Cultura e siamo venuti qui".

I studenti del Garibaldi hanno ricambiato presentando dei loro lavori su Catilina, su Federico ll e sulla Prima Guerra Mondiale ma anche i gioielli che l'Istituto possiede come il museo scientifico, realizzato nel 2004. Un museo "smart" accessibile anche online. "Per esempio - conclude Capecchi -ci hanno raccontato il coinvolgimento dei soldati di Palermo alla guerra leggendo delle lettere dal fronte".

"Un’esperienza stimolante", la definiscono alcuni studenti della IV H che hanno apprezzato in particolare lo spettacolo teatrale sulla Grande Guerra messo in scena da Francesco Dendi. "Speriamo che Palermo Capitale della Cultura 2018 - continuano gli studenti - possa essere un’occasione per valorizzare le nostre bellezze, alcune delle quali non sono al momento fruibili".

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