Musica popolare in scena a Bagheria, al via il primo di una serie di concerti a Palazzo Butera
Un viaggio tra i canti della Settimana Santa e le appassionate serenate d'amore. Una serata all'insegna del folclore dove rivivranno anche i suoni e i balli dei nonni. Tra i protagonisti la zampogna, il tamburello, il friscaletto e la fisarmonica
Al via mercoledì il primo di una serie di concerti intitolati "Arte e Musica Suoni In Sicilia”, organizzati e promossi dall'associazione culturale e musicale "Pietro Mascagni", con il patrocinio della Regione Sicilia e in collaborazione con il Comune di Bagheria, assessorato alla Cultura guidato da Daniele Vella. Il primo appuntamento è fissato alle 19, nella sala Borremas di Palazzo Butera.
"Si tratta di uno spettacolo - spiegano gli organizzatori - proposto da un ensamble di musicisti incontratisi lungo l'arco delle loro ricerche e dei loro spettacoli nell'ambito della musica popolare. Un gruppo eterogeneo composto dal 'carrettiere' Giovanni Di Salvo, dall'etnomusicologo Giuseppe Giordano, dal polistrumentista Giampiero Amato, dalla percussionista, dottoressa in Beni demoetnoantropologici e insegnante di danze popolari Simona Ferrigno, dalla fisarmonicista Virginia Maiorana e dal musicista e musicologo Ciccio Piras.
Le storie musicali più affascinanti dell’Isola e i suoni e i balli dei nonni rivivranno in una serata all'insegna della musica folklorica. Un viaggio tra i canti della Settimana Santa e le appassionate serenate d'amore, tra i canti melismatici dei carrettieri dei carrettieri baarioti e le danze che un tempo animavano le feste fatte in casa. Complici di questi canti e fonte di ricordi, strumenti protagonisti della serata saranno la zampogna, il marranzano, il tamburello, il friscaletto, la chitarra e la fisarmonica.
"Siamo felici di ospitare e patrocinare questo importante evento a Villa Butera, a Bagheria, comune in cui - dice l’assessore Daniele Vella - la tradizione dei canti dei carrettieri ha radici profonde. Saremo nella splendida Sala Borremans luogo prestigioso nel quale far rivivere la nostra cultura".