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Cultura

Festival delle Letterature migranti: Ingrid Seyman chiude la prima edizione declinata esclusivamente al femminile

Oltre 30 gli incontri organizzati nel corso della rassegna. Tra le protagoniste dell’ultima giornata: Giulia Caminito, la scrittrice israeliana Gila Almagor e l’autrice americana J.E. Sady Doyle. Il direttore artistico Davide Camarrone: “Scelta di declinare il festival al femminile ha offerto sguardo inedito sul contemporaneo”

Si è concluso ieri con la scrittrice francese Ingrid Seyman e il suo ultimo romanzo, La piccola conformista edito da Sellerio, la settima edizione del Festival delle Letterature Migranti. Una rassegna declinata per la prima volta esclusivamente al femminile e che ha ospitato oltre 30 tra le maggiori autrici del momento, riflettendo sulla scrittura femminile e aprendo il confronto sui temi fondamentali di genere e generazione, sulla crisi ambientale e sul distanziamento, le tecnologie e la condivisione. Tra le protagoniste della giornata di chiusura: Giulia Caminito, vincitrice del premio Campiello con L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani), la scrittrice Israeliana Gila Almagor con L’estate di Aviha (Acquario), e l’autrice gender americana J.E. Sady Doyle con Il mostruoso femminile (Tlon). Tutti gli incontri possono essere rivisti sul sito www.festivaletteraturemigranti.it.

"La scelta di declinare al femminile l’edizione di quest’anno – ha detto il direttore artistico Davide Camarrone – ci ha permesso di gettare uno sguardo del tutto inedito sul contemporaneo. Questo secondo appuntamento dell’era pandemica, dedicato al “Corpo condiviso”, dopo l’edizione online dello scorso anno su “Oasi e deserti”, prelude ad un terzo importante traguardo di riflessione. Abbiamo ipotizzato un lead per l’ottava  edizione, “La città futura”. Non solo un omaggio ad Antonio Gramsci ma anche e soprattutto un modo per metterci di fronte al cambiamento profondo che riguarda il nostro paese e l’intero pianeta. In questi giorni, i grandi della Terra si sono incontrati a Roma per discutere del futuro comune e pur dinanzi all’evidenza del disastro hanno mantenuto profondi dissidi. I gravi eventi climatici in Sicilia orientale ci richiamano a nuove e urgenti responsabilità culturali. Dobbiamo riflettere su come la società nel corso del Novecento si è organizzata in grandi insostenibili metropoli e sui modi di convivenza e sviluppo. Tutto questo, insieme ai cambiamenti occorsi in questi ultimi 20 mesi, sollecita artisti e letterati, autentiche coscienze dei popoli. Appuntamento all’ottobre 2022, con la prossima edizione del Festival".

Oltre alle presentazioni di libri, il Festival ha offerto, come ogni anno, momenti di riflessione e nuove produzioni anche nelle sezioni dedicate agli altri linguaggi narrativi. La sezione Musica, diretta da Dario Oliveri ha proposto, tra gli altri appuntamenti e in collaborazione con la Fondazione Federico II, un indimenticabile concerto alla Cappella Palatina dedicato a tre compositrici di tempi e luoghi diversi. La sezione Teatro diretta da Giuseppe Cutino ha prodotto, oltre allo spettacolo con gli allievi del Teatro Biondo, un laboratorio con gli studenti dell’Istituto superiore “Duca degli Abbruzzi – Libero Grassi” concluso da un video in cui essi interpretano brani tratti dal libro "X" di Valentina Mira, presentato al Festival. La sezione “Arti Visive”, diretta da Agata Polizzi, ha portato FLM dentro l’inaugurazione di ZACentrale, il nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea della Fondazione Merz, ospitando a Palermo la regista palestinese Emily Jacir e aprendo un dibattito attorno al suo film letter to a friend. Con “Transizioni digitali”, la nuova sezione del festival diretta da Simone Arcagni, è stato possibile indagare sui mutamenti in corso del digitale: dal cinema in 3D con i visori Oculus ad altissima definizione – di cui è stato possibile provare l’esperienza nei giorni del festival - alle nuove frontiere dei social media, all’importanza di preservare gli archivi digitali. Una conferma per partecipazione ed entusiasmo, la sezione Lost (and Found) in translation diretta da Eva Valvo e dedicata al mondo della traduzione. La VII edizione del Festival segna la forte crescita dell’Area Educational curata da Marco Mondino e dai docenti Domenica Perrone e Giusto Picone (di Migrare – Unipa) con una serie di momenti formativi e di approfondimento all’interno delle scuole e dei centri educativi durante tutto l’anno.

Il Festival delle Letterature Migranti è stato realizzato con il contributo di numerosi partner pubblici e privati tra i quali ricordiamo: Comune di Palermo, Unipa, Ars, Fondazione Federico II, Fondazione Sicilia, Fondazione Merz, Chiesa Valdese, Cidi-Palermo, STRADE, Rai Teche, Ambasciata israeliana, Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi e del Nederland Letterfonds, Scuola Holden.

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