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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura Brancaccio

Brancaccio e il Natale tra memoria e prospettive: antiche e nuove storie di Maredolce

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

A Brancaccio il Natale è “Il Paradiso in terra”. Da domenica 10 dicembre a lunedì 8 gennaio, l’Associazione “ Castello e Parco Maredolce”, presieduta da Domenico Ortolano, organizza e propone un ricco ed articolato calendario di appuntamenti per rivivere la magica atmosfera del Natale. “Il Paradiso in terra” : Antiche e nuove storie di Maredolce e Brancaccio”, il nome della kermesse che si snoda tra le vie ed i luoghi simbolo di riscatto di uno dei quartieri maggiormente segnato dai pregiudizi e dalla criminalità.

“Valorizzare la bellezza dei luoghi, per ritrovare un legame forte tra il Castello ed il Parco Maredolce e la comunità- dice Domenico Ortolano, numero uno dell’Associazione- è il nostro obiettivo. Un impegno etico perché siamo convinti che questo significhi restituire dignità ad un territorio martoriato, significhi fare di Brancaccio, il simbolo di una rinascita possibile delle periferie delle città metropolitane. Perché Brancaccio è Palermo”.

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Palermo, dalla II Circoscrizione, declina tra arte, tradizione e cultura della legalità, la “rivoluzione” di chi, con orgoglio e coraggio, ha deciso di strappare all’oblio del tempo ed al degrado, il Castello ed il Parco di Maredolce, preziosa testimonianza di un luogo che conserva la memoria di ciò che è stato il paesaggio nella civiltà araba e normanna in Sicilia , nel quadro di un territorio che nella storia ha preso il nome di “Conca d’Oro”.

“ Palermo, da capitale della mafia a capitale della cultura 2018, è sicuramente un cambio di prospettiva che ci rende orgogliosi-dice Giusy Scafidi, vicepresidente dell’associazione- E noi siamo protagonisti attenti e dinamici di un percorso nuovo per Brancaccio. Siamo convinti che valorizzare la bellezza dei luoghi sia volano di sviluppo economico e sociale di un territorio e dei suoi abitanti”. A pochi passi dai siti dell’UNESCO, “Il Paradiso in Terra”: antiche e nuove storie di Maredolce e Brancaccio , prenderà il via domenica 10 dicembre con il ritorno, dopo 60 anni, per le vie di Brancaccio degli zampognari. “U ciaramiddaru torna a Maredolce, con lo zampognaro Antonio Putzu ed il cantore Francesco Piras, per riscoprire nella suggestiva armonia delle nenie e delle musiche e dei cunti di Natale, le edicole votive da via S. Ciro a via Giafar. Appuntamento alle h. 10,00 davanti la chiesa di S. Gaetano.

Si prosegue martedì 12 dicembre alle h. 16,00 con la presentazione del libro “Collisione di sentimenti” una raccolta di poesie di Beatrice Amato Salerno. All’incontro che si terrà alla Biblioteca Comunale di Brancaccio ( via S.Ciro, 19) sarà presente l’autrice. Presenta il libro, l’architetto Ugo Arioti. Due gli appuntamenti all’insegna del recupero della memoria storica e della legalità presso l’ex lavatoio comunale ( via Germanese 24)bene confiscato alla mafia che dopo un attento ed accurato lavoro di restauro è stato restituito alla cittadinanza. Il primo, mercoledì 13 dicembre con la proiezione del film-documentario di Davide Gambino “Maredolce La Favara” prodotto dalla Fondazione Benetton Studi e ricerche. L’altro, mercoledì 20 con la proiezione del film “ Hantei 20.0 -Il giudizio” del maestro di karate, Daniele Pitarresi. Entrambe le proiezioni, si svolgeranno alle h.16,30. I dibattitti che seguiranno, saranno moderati dal giornalista Francesco Palazzo.

Dal 2 all’8 gennaio, nelle sale del San Paolo Palace, dalle 10,00 alle 18, 00 si potrà visitare la mostra “Il castello di Maredolce nell’arte”, a cura dell’associazione “Castello e Parco di Maredolce”. In esposizione i quadri degli artisti: Guido Irosa, Mariella Raimondo, Aldo Sessa, Giuseppe Russo, Cesare Scafidi, Angela Sarzana, Sabrina Montagna. Ed anche i plastici del Castello, del Parco Maredolce e del ponte dell’Ammiraglio realizzati dagli alunni del liceo Basile insieme ai professori Pietro La Rocca, Cesare Scafidi e Piero Montagna. Ad arricchire la mostra, stampe e foto dal ‘700 al ‘900.

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