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Violenza su donne e bambini: la presentazione di “Perché? Una storia vera” di Anna Agostiniani

L'autrice racconta la sua infanzia, la sua adolescenza, il suo essere donna e la sua vita

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Presentati, alla presenza di un folto pubblico e di numerosi critici, da Al-Karah in piazza Alberico Gentili, due volumi “Perché? – Una storia vera” di Anna Agostiniani, curatori Michele Albini e Giulia Bornacin (2015), e “396 Questa ero io” (2020), quest’ultimo, di Anna Agostiniani e Michele Albini:. L’incontro è stato promosso dal Rotary Club, dal Rotaract Club e dall’Interact Club Palermo Montepellegrino, presieduti, rispettivamente, da Antonio Fundarò, Valeria D’Angelo e Clarissa Tamburello. Relatrice la scrittrice Miryam De Luca; moderatrice Concita Parrinello. Uno dei volumi presentati “Perchè? Una storia vera” è un libro autobiografico; si tratta del racconto di una bambina abbandonata alla nascita, adottata e abusata, che nella continua ricerca della madre e delle sue origini ritrova sé stessa decidendo di dedicare la sua vita ai bambini in difficoltà con la fondazione dell’associazione “Mango onlus”, che lavora in Paraguay.

Il libro è stato premiato al Salone Internazionale del Libro di Torino nel 2017, mentre l’autrice, vero nome Rosanna Cervelli, è una delle “ventuno donne eccellenti” che l’8 novembre 2018, nell’Aula dei Gruppi parlamentari a Montecitorio, hanno ricevuto il Premio internazionale “Standout Woman Award”, in quanto “si sono contraddistinte in vari settori per le loro competenze, qualità umane, coraggio, sensibilità e determinazione”. Per il 2018 il Premio ha ricevuto il patrocinio del Dipartimento Pari Opportunità, la Consigliera Nazionale di Parità (Ministero del lavoro) di ANCI Nazionale, UNIONCAMERE Roma e della Commissione Europea . Anche “396 Questa ero io”, l’altro volume presentato al Rotary Palermo Montepellegrino, tratta la sofferenza dei bimbi abbandonati, dei soprusi che i bambini indifesi subiscono e di quanto sia difficile la propria esistenza senza conoscere le proprie origini, della difficoltà che esiste nella nostra società a far comprendere quanto sia dolorosa la vita di chi non sa niente della propria mamma, ma anche della grande gioia di poterla abbracciare dopo 70 anni di ricerche.

Il presidente del Rotary Antonio Fundarò, presidente del club Palermo Montepellegrino durante il suo intervento ha dichiarato che “quando succede un disastro o incidente, la maggior parte di noi ha una polizza assicurativa per sostituire l'articolo che abbiamo perso. Nelle situazioni di violenza domestica non esiste una polizza, quindi il supporto da organizzazioni e club di servizio quali il Rotary possono fare la differenza nella vita di chi deve ricominciare da zero”; e continuando “quando l'eradicazione della polio sembrava un ostacolo insormontabile, il Rotary si è messo in gioco! Non vedo perché il Rotary non possa aiutare a eradicare la violenza domestica!”. Di spessore anche gli interventi di Clarissa Tamburello e Valeria D’Angelo che hanno voluto dire la loro sulla generosità letteraria della scrittrice a favore di chi non ha trovato ancora il coraggio di denunciare. È stata la generosità e la commozione a scandire la giornata e i numerosi qualificati interventi di soci e amici.

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