Elisa Tomellini, la pianista-alipinista scende di quota: il concerto al teatro Politeama
Elisa Tomellini, la pianista-alpinista famosa per avere eseguito un concerto di pianoforte a 4460 metri di quota, sul ghiacciaio del Monte Rosa, approda sul palcoscenico del Politeama Garibaldi il 2 febbraio alle ore 21.
A guidare l'Orchestra Sinfonica Siciliana, Francesco Lanzillotta, con il seguente programma: Igor Stravinskij (1882-1971), Funeral Song op. 5; Sergej Vasil'evi? Rachmaninov (1873-1943), Concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in do minore, op. 18 ; Dmitrij Šostakovi? (1906-1975), Sinfonia n. 1 in Fa minore (Op. 10). Il concerto si replica sabato 3 febbraio alle 17,30.
Funeral Song op. 5. (Canto funebre). E' una composizione del 1908 che fu composta da Igor Stravinskij a Ustyluh nel giugno del 1908, in memoria del suo maestro Nicolaj Rimskij-Korsakov. L'opera fu eseguita per la prima ed unica volta in occasione di un concerto il 30 gennaio del 1909 nel Conservatorio di San Pietroburgo. Sul podio, Felix Blumenfeld. Di acqua sotto i ponti ne passò parecchia se è vero che dopo la rivoluzione russa del 1917 e la guerra che ne seguì si perse la partitura.
Stravinskij era convinto che fosse la sua migliore opera giovanile di cui però non ricordava la musica ma la tessitura. In essa l'orchestra si esibiva con i singoli strumenti di volta in volta, ogni componente con il proprio segno melodico, in modo da lasciare un epitaffio sonoro sulla tomba di Rimskij.
Solo nel settembre 2015, la musicologa russa Natalia Braginskaya, preside della Facoltà di Musicologia del Conservatorio di San Pietroburgo e studiosa di Stravinskij, annunciò il ritrovamento della partitura autografa. La composizione era stata rinvenuta presso lo stesso Conservatorio in un vecchio armadio contenente diverse pile di manoscritti e spartiti, che ricomparve in occasione delle operazioni di trasloco del suddetto conservatorio.
Il concerto per pianoforte e orchestra n. 2 in do minore, op. 18. Dei quattro concerti per pianoforte di Rachmaninov, è il più eseguito nonché uno dei concerti per pianoforte più famosi di sempre. Rachmaninov lo compose nel 1901. Dopo il clamoroso insuccesso di pubblico e di critica della sua prima sinfonia, Rachmaninov cadde in una profonda crisi artistica. Affidatosi alle cure del professor Nikolaj Dahl, il compositore si riprese e scrisse in breve tempo il secondo e il terzo movimento del concerto.
Rachmaninov li eseguì a Mosca il 15 settembre 1900 riscuotendo grande apprezzamento. Rigenerato da questo ritorno sulla scena, ultimò la partitura e la dedicò a Dahl; la prima esecuzione integrale, con il compositore stesso come solista e il cugino Aleksandr Ziloti alla direzione d'orchestra, ebbe luogo alla Società Filarmonica di Mosca il 27 ottobre 1901. E' divisa nei seguenti movimenti: Moderato; Adagio sostenuto; Allegro scherzando.
La Sinfonia n. 1 in Fa minore (Op. 10). Dmitrij Šostakovi? la finì di comporre nel 1925, dopo circa due anni di lavoro. La sinfonia fu eseguita dall'Orchestra sinfonica di Leningrado, diretta da Nikolaj Mal'ko, il 12 maggio dell'anno successivo. La sinfonia, fin dal 1923, è stata scritta da Šostakovi? come brano da presentare all'esame di composizione. La Prima sinfonia, composta da Šostakovi? a soli diciannove anni, riscosse grande successo.
La Sinfonia è considerata un capitolo a parte dalla musica ottocentesca, e mostra già i criteri che contraddistingueranno i successivi lavori di Šostakovi?: dissonanze, ritmica ossessiva, strumentazione originale, senso del grottesco e humor, ma anche del macabro. La sinfonia è composta da quattro movimenti: Allegretto - Allegro non troppo; Allegro - Meno mosso - Allegro - Meno mosso.
Genovese, Elisa Tomellini ha cominciato lo studio del pianoforte a 5 anni sotto la guida di Lidia Baldecchi Arcuri. Ha proseguito la formazione con Ilonka Deckers-Kuszler a Milano e Laura Palmieri a Verona. Si è poi perfezionata con Alexander Lonquich, Joaquìn Achucarro e Piero Rattalino. Si è diplomata al Conservatorio di Milano nel 1997. Vincitrice di diversi concorsi internazionali, è stata definita dalla rivista PianoTime "una promessa del pianismo italiano". Si è esibita in molti teatri italiani ed esteri ed è una grande appassionata di alpinismo.