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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Collettiva di grafica digitale all'ospedale Civico: l'inaugurazione al padiglione 24

Il progetto, dal titolo "Azzarda l'arte e mettila da parte", è organizzato dai club Rotary Palermo Est e Palermo Montepellegrino ed ha come obiettivo generale quello di contrastare il disagio giovanile e l’impoverimento delle relazioni interpersonali

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Inaugurata al padiglione 24 dell'ospedale Civico la collettiva di grafica digitale "Azzarda l'arte e mettila da parte". L'iniziativa, voluta da Elpy Gallery, dai club Rotary Palermo Est (presieduto da Salvatore Torregrossa) e Palermo Montepellegrino (presieduto da Antonio Fundarò) è basata solo sul volontariato, ha già partner illustri come la Regione Siciliana, il Comune di Palermo e l'associazione di categoria Psicologi liberi professionisti.

Prima dei saluti di rito gli organizzatori, su proposta del prof. Marchesa, hanno osservato un minuto di silenzio per il popolo ucraino. “Il progetto Pixel – ha commentato Pierenrico Marchesa, direttore di Chirurgia oncologica dell'Arnas Civico, in rappresentanza del Club Palermo Est - ha come obiettivo generale quello di contrastare il disagio giovanile e l’impoverimento delle relazioni interpersonali. Lo fa attraverso i giovani, ormai abituati quasi esclusivamente al dialogo virtuale in rete, e per i giovani, tramite innovativi programmi formativi, in modo da fornirgli un luogo dove essere protagonisti con la loro creatività, il loro impegno e il loro entusiasmo”.

“L’arte, nelle sue più ampie espressioni, cerca di intervenire per colmare te lacune di cultura e tradizione – ha precisato Antonio Fundarò, presidente del Club Palermo Montepellegrino - in un territorio come quello siciliano che sta perdendo l’identità. Bisogna creare un terreno fertile e di libero pensiero, dove fervida fantasia e idee imprevedibili e originali possano incontrarsi”. Ha parlato del progetto la psicologa Elena Foddai di Elpy Gallery e socia del Rotray Club Palermo Montepellegrino “questa fanzine raccoglie 13 interpretazioni sul tema del gioco d’azzardo patologico. 13 collages di 13 artisti di fama internazionale. 13 viaggi concepiti dalla sensibilità di ciascuno di loro. Che il gioco possa essere “patologico” e quindi far “male alla salute” sembra una contraddizione in termini, ma non qui. Qui non si parla di semplice “gioco” ma di “gioco d’azzardo”; è quest’ultimo che dovrebbe abbandonare la denominazione impropria di “gioco”, e lasciarsi chiamare solo “azzardo”.

Il “gioco” è più di un semplice passatempo: è un’interpretazione positiva della realtà, un modo per capirla ed elaborarla, da soli o in compagnia. E il principale mezzo di apprendimento del bambino, lo sanno tutti, ma con il tempo ce ne dimentichiamo. Gli unici a coltivare la dimensione ludica dell’infanzia, spesso intimamente, sono gli artisti. Loro danno l'esempio. L’'arte permette a ogni individuo di passare su un altro piano di esistenza, di staccare la spina. L’artista, e più che mai il collagista, ha un rapporto viscerale e istantaneo con il processo creativo, e riesce a metaforizzare concetti con grande facilita. La libertà istintiva di intervenire su un foglio o su una qualsiasi superficie pronta ad accogliere il colore é uno dei modi di contrastare stress e frustrazione. Uno dei modi per vivere senza pensare troppo ai gratta e vinci o alle slot machines, al desiderio irrefrenabile di cambiare una vita insoddisfacente inseguendo un miraggio di benessere. Divertirsi é sacrosanto, ma lo si può fare in modo creativo, ad esempio giocando con la carta, come i 13 collagisti che hanno affrontato questo tema così delicato”. Espongono al Civico: Ade (Angelo De Grande), Massimo Nota, Altes (Alessandra Tescione), Miss Printed, Adriana Bermudez, Nadia Radik, Demetrio Di Grado, Papervandalism (Angelo Bramanti), Jonathan Garbet, Samuel Eller, Kallette Elliott, Zerouno design, Lady Dada. Numerosi i soci rotariani, i medici, il personale sanitario, i pazienti e i rispettivi familiari presidenti.

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