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Cinema

"Mille anni al mondo", il corto che scava nelle viscere di Palermo

A breve si concluderanno le riprese dell'opera realizzata da Francesco Lonatro e Giuseppe Caracausi, dove si narra l'assassinio di una palermitana negli anni '70

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Che ci siano ancora ragazzi interessati e interessanti nel panorama artistico palermitano è già una notizia di per sé. Francesco Lonatro e Giuseppe Caracausi, giovani cineasti palermitani, stanno in questi giorni ultimando il loro primo lavoro dietro la macchina da presa: "Mille anni al mondo".

Il corto, tutto girato in un rigoroso bianco e nero, racconta, sotto il filtro opaco della nostalgia, di una donna assassinata a Palermo negli anni '70 ma ancora presente sotto forma di spirito tra le mura della città. Lo sguardo indagatore della camera cattura brevi attimi di esistenza, suggestioni, ricordi, frammenti di un'umanità carica di simboli e bellezza. A raccontarci la storia è la stessa protagonista: la sua voce, come un'omelia ipnotica, accompagna le immagini, in un crescendo di poesia e catarsi.

Da sottolineare la natura totalmente indipendente del lavoro, girato grazie alla sola volontà e alla sola passione dei due registi e del cast. Il cortometraggio sarà presentato prossimamente al Rome Indipendent Film Festival, realizzato col sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali che sin dal 2000 ha lo scopo di promuovere il circuito indipendente italiano, prestando particolare attenzione alle opere prime. Molta curiosità, dunque, accompagna le ultime riprese, che verranno girate tra Monte Pellegrino e il lungo mare di Via Messine Marine. Occhi e menti aperte per queste due promesse del cinema nostra. Per vedere qualche breve frammento del lavoro realizzato clicca QUI.

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