Come mangiavano le monache in convento, la cena con le ricette di Santa Caterina
Quali erano e che gusto avevano i cibi preparati per le solennità nei conventi palermitani? Le fonti sono ricche di notizie riguardo ai banchetti allestiti, per esempio, in occasione delle professioni religiose delle aristocratiche fanciulle che abitavano i tanti monasteri cittadini.
Nell’ambito delle iniziative di recupero e di riscoperta delle antiche tradizioni e dei modi di vivere monastici, il prossimo 10 luglio alle 20 è in programma una cena speciale nel bellissimo Chiostro del Monastero di Santa Caterina d’Alessandria. Sarà riproposto infatti il raffinato banchetto che le monache aristocratiche erano solite offrire in occasione della loro solenne professione. A conclusione della cena non potranno mancare il trionfo di gola e i celebri mandorlati, dolci di cui era ghiotto il principe di Salina, protagonista del romanzo il Gattopardo.
Durante la serata i commensali potranno apprezzare storie sulla vita monastica a Palermo e curiosità sulle pietanze del banchetto. Le monache di Santa Caterina, monastero primario di Palermo, appartenevano al fiore della nobiltà e nei giorni di festa allietavano il loro desco con cibi preparati secondo della tradizione aristocratica: pasticci e timballi, fritturine, gateau, ragù. Sarà possibile partecipare solo su prenotazione fino al raggiungimento del numero massimo. In osservanza alle norme sul Covid-19 e per ottemperare al distanziamento sociale, sarà richiesto il numero preciso del gruppo di congiunti. Per informazioni: info.monasterosantacaterina@gmail.com.