Il '68, la libertà e i diritti umani: al via la nuova edizione del Castelbuono Jazz Festival
E' scattato anche quest'anno il conto alla rovescia per il Castelbuono Jazz Festival 2018, giunto alla edizione numero 21. La rassegna musicale di Castelbuono (cittadina della provincia di Palermo, sulle Madonie) è sicuramente uno dei festival jazz più longevi d'Italia e il più antico di Sicilia. Appuntamento dal 14 al 21 agosto.
Quest'anno il direttore artistico Angelo Butera, grazie al sostegno dell'Assessorato Regionale al Turismo della Regione Siciliane e all'amministrazione comunale di Castelbuono ha messo a punto un nutrito calendario di appuntamenti che si svolgeranno tra il suggestivo chiostro di San Francesco (le prime due serate) e lo scenario naturale del castello medievale dei Ventimiglia. Scelto anche il tema conduttore di questa edizione: “Il ’68 il Jazz la Libertà i diritti Umani” e dunque il primo concerto evento ha come titolo “Il ’68 di Tommie Smith, un'icona dell'antirazzismo". È una delle immagini più famose del Novecento, quella in cui Tommie Smith e John Carlos si trovano sul podio dei 200 metri alle Olimpiadi a Città del Messico, il 16 ottobre 1968, con i pugni alzati, i guanti neri (simbolo del black power), i piedi scalzi (segno di povertà), la testa bassa e una collanina di piccole pietre al collo. Dopo cinquant’anni forse è cambiato poco.
Dicevamo concerto evento perché a salire sul palco il 14 agosto non una cantante jazz ma una icona della musica lirica mondiale: Laura Giordano considerata una dei più talentuosi soprani della sua generazione, apprezzata da pubblico e critica per la sua impeccabile tecnica vocale e timbro seducente, arricchiti da una presenza scenica affascinante e spiccate doti attoriali. Laura Giordano è nata a Palermo e ha debuttato giovanissima nel ruolo della protagonista ne “I pazzi” per progetto di Donizetti e nell’Adina di Rossini al Teatro Massimo di Palermo.
In seguito ha calcato i palcoscenici di alcuni fra i più prestigiosi teatri internazionali fra i quali il Teatro alla Scala di Milano, il Festival di Salisburgo, l’Opéra National de Paris, il Théâtre des Champs-Elysées de Paris, il Théâtre du Châtelet de Paris, l’Opernhaus di Zurigo, la Semperoper di Dresda, l'Accademia di Santa Cecilia a Roma, il Festival Mozart de La Coruña, il Teatro Real di Madrid, il Barbican Center di Londra, l’Opéra de Montecarlo, il Théâtre Royal de la Monnaie de Bruxelles, il Teatro Nacional de Sao Carlos de Lisboa, l’Opera Royal de Wallonie di Liege, Opera di Lyon, il Santa Fe Opera Festival, il Teatro Municipal di Santiago del Cile. (solo per citarne alcuni).
A Castelbuono Jazz Festival la Giordano assieme al Maestro Giuseppe Urso presterà la sua meravigliosa voce ad un repertorio jazz. Ad aprire il concerto l’attrice Giuditta Perriera che racconterà al pubblico cosa avvenne il 16 ottobre ’68 a Città del Messico. Il 15 agosto un’altra “signora” del jazz Lucy Garsia. Figlia del grande Ignazio, creatore e fondatore del Brass Group di Palermo, Lucy con il suo gruppo farà un omaggio al Brass che è stato ed è un punto di riferimento dei più grandi jazzisti al mondo. Il 16 agosto protagonista assoluto sarà Stefano Di Battista una icona internazionale del jazz italiano.
Come di consueto grande spazio ai giovani siciliani che si stanno imponendo nel panorama nazionale. E dunque il 17 agosto protagonista sarà Claudio Giambruno quintet che presenterà per questa occasione il suo nuovo disco inedito. Giambruno avrà come guest star l’armonicista Giuseppe Milici. Al termine del concerto sarà consegnata una targa al giornalista Gigi Razete per il suo impegno nella diffusione della musica jazz. Il 18 agosto ancora spazio ad una signora del Soul Daria Biancardi. Il titolo del concerto “Anche senza la pelle nera” perché la sua voce assolutamente straordinaria, non ha nulla da invidiare alle grandi cantanti afro americane.
Il 19 agosto il mondo si trasferirà a Castelbuono con Orchestra di Piazza Vittorio. Musicisti che provengono da dieci paesi e parlano nove lingue diverse. Insieme, trasformano le loro variegate radici e culture in una lingua singola, la musica. Questa è l’Orchestra di Piazza Vittorio. Partendo dalla musica tradizionale di ogni paese, mischiandola e intingendola con rock, pop, reggae, e classica, si arriva alla sonorità unica dell’OPV. Tra musicisti che partono e altri che arrivano, cambia il suono dell’orchestra senza mai tradire la vocazione iniziale a sfide nuove e orizzonti aperti al mondo intero. Una fusione di culture e tradizioni, memorie, sonorità antiche e nuove, strumenti sconosciuti, melodie universali, voci dal mondo.
Grandissima serata il 20 agosto con la Bellini Jazz Orchestra la sezione jazz del Conservatorio Bellini di Palermo. 25 elementi diretti magistralmente dal M. Giuseppe Urso. Guest star della serata la cantante americana Joy Garrison. Nata a New York e figlia d’arte, comincia a cantare sotto la guida di suo padre Jimmy Garrison per anni contrabbassista dello storico quartetto di John Coltrane. Anche il grande jazz napoletano a Castelbuono con James Senese e Napoli Centrale. È un gruppo che ha saputo operare una vera fusione, creando un suono rispettoso della tradizione popolare, ma aperto ad ogni forma di arricchimento strutturale, in grado di rendere il linguaggio proposto, universalmente fruibile. Senese riunisce in se la musica afro americana ed il blues napoletano. Unico esempio al mondo.