“Amore e leggerezza”, la presentazione del volume di Mariceta Gandolfo alla libreria Macaione
Presentazione del libro di racconti di Mariceta Gandolfo “Amore e leggerezza” Introduce e coordina Nicola Macaione. Interventi di Maria Serena Lo Piccolo e Gabriella Maggio. Letture di Maria Giallombardo. Sarà presente l’Autrice. L'evento potrà essere seguito anche on line cliccando sulla pagina Facebook di Spazio Cultura
La vita è un equilibrio a volte imperfetto, però sapiente, tra il pensiero e l’azione. Questo stesso equilibrio ritroviamo nel testo di Mariceta Gandolfo, Voglia di leggerezza. Una costruzione con tinte pastello attraverso la quale il lettore potrà sorridere, sospirare. Sospirare certo, ma perché no: riprendere a respirare con un ritmo più semplice, quotidiano. In quest'opera troviamo due storie diverse ma con molti punti in comune, primo fra tutti questa media tensione narrativa, che l’autrice costruisce per
rendere il discorso narrativo fluido e avvincente. Voglia di leggerezza è un manifesto e in questo Mariceta si fa interprete di un sentire comune: il desiderio di tornare alle piccole cose, il bisogno di alleggerire il cuore e parlare ancora di sentimenti, di abbandoni, di famiglie normali proprio perché strampalate, e, si sa, noi questo siamo. Siamo il frutto di leggere complicazioni che ci rendono imperfetti e forse per questo più veri.
La Mezzana narra le vicende un po’ serie, un po’ stravaganti di una comune famiglia dei giorni nostri; l’altro romanzo, Baci, sigarette e cioccolato, ambientato al tempo dello sbarco degli Alleati in Sicilia, prende spunto da un evento storico poco conosciuto, cioè la nascita a Palermo della prima radio libera del continente europeo, per raccontare la bella storia d’amore fra un soldato americano e una ragazza siciliana. “Voglia di leggerezza” perché viviamo in tempi cupi e difficili, angosciati
dalle notizie della guerra e della pandemia, e compito della letteratura può essere quello di trasportarci in una realtà più lieta, che ci sollevi lo spirito e ci strappi un sorriso. Pura evasione?