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Economia

"Villa Sofia-Cervello, un errore il mancato rinnovo di 200 operatori: gravi disagi per infermieri e pazienti"

E' l’allarme lanciato dal sindacato Nursind-Cgs di Palermo in merito alla decisione dell’azienda ospedaliera di non prolungare i contratti in scadenza il 30 settembre"

"Senza gli oss, gli operatori sanitari, si rischiano gravi fenomeni di demansionamento nei reparti a carico degli infermieri, costretti a svolgere attività non proprie per garantire i livelli minimi di assistenza”. E' l’allarme lanciato dal sindacato Nursind-Cgs di Palermo in merito alla decisione dell’azienda ospedaliera Villa Sofia-Cervello di non rinnovare i contratti di circa 200 Oss in scadenza il 30 settembre. I lavoratori, assunti durante l’emergenza covid, dopo varie proroghe non saranno rinnovati.

Il segretario territoriale Aurelio Guerriero e il segretario aziendale Alfredo Guerriero spiegano che “questi lavoratori sono fondamentali in pianta organica per garantire i livelli di assistenza ai pazienti. La decurtazione oraria del 30 per cento  ha avuto già pesanti ripercussioni sia sulla organizzazione del lavoro sia sulla qualità dell'assistenza.  Siamo certi che se non ci sarà il rinnovo dei contratti del personale precario in scadenza il 30 settembre 2022 non si potranno più garantire i livelli essenziali di assistenza".

"Gli infermieri - dicono - oggi sono esposti a continuo demansionamento e, soprattutto in determinate unità operative, al rischio continuo di denunce. A meno di 15 giorni dalle elezioni politiche non mancano le promesse e le rassicurazioni ma siamo certi che dopo la data del 26 ancora una volta gli operatori sanitari verranno dimenticati. Per questo - ribadiscono i due segretari del Nursind - vogliamo dichiarazioni ufficiali da parte dei decisori politici prima delle elezioni per rispetto della dignità di questi lavoratori. Non per ultimo, il 30 settembre sarà l’ultimo giorno di lavoro per i colleghi che andranno via in mobilità, a loro va il nostro più grosso in bocca a lupo. Inoltre molti infermieri a tempo determinato hanno preferito licenziarsi dalla nostra azienda per lavorare in altri ospedali cittadini, pur sempre a tempo determinato, a dimostrazione che l'azienda ha perso attrattività. A ottobre di questo passo sarà emergenza”.
 

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