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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Villa Sofia e Cervello, nuovo appalto del servizio di pulizia: domani assemblea dei lavoratori

Continua lo stato di agitazione dei lavoratori dell'appalto del servizio sanificazione e pulizia dell'azienda. Filcams, Fisascat, Uil Trasporti: "Non accettiamo il taglio trasversale del 20 per cento del servizio. Pronti ad azioni di sciopero"

Continua lo stato di agitazione dei lavoratori dell'appalto del servizio sanificazione e pulizia  dell'azienda Villa Sofia Cervello. Domani si terrà un'assemblea su due turni dei 321 addetti aderenti, in cui con le organizzazioni sindacali Filcams Cgil Palermo, Fisascat Cisl Palermo Trapani e Uil Trasporti si valuteranno le azioni da intraprendere alla scadenza della procedura di raffreddamento.

Al centro della vertenza, il cambio appalto dell'azienda Rekeep, subentrata alla Dussmann con una riduzione del 20 per cento delle ore di servizio da far effettuare al personale. “Valuteremo con il personale l'esito degli ultimi incontri  e decideremo come procedere, valutando anche eventuali iniziative di sciopero - dichiarano per la Filcams Cgil Palermo il segretario generale Giuseppe Aiello e Manlio Mandalari, la segretaria generale di Fisascat Cisl Palermo Trapani Mimma Calabrò e Stefano Spitalieri, Paolo Di Maio segretario regionale Uil Trasporti e Paolo Riggi -. Noi manteniamo la nostra posizione dichiarando di essere contrari a qualsiasi riduzione dell'appalto. Chiediamo il ripristino dei parametri orari dei lavoratori e dei loro livelli reddituali.

Non è comprensibile un taglio del 20 per cento in un periodo in cui l'emergenza sanitaria è presente ancora in maniera consistente  e non si può tirare al risparmio tagliando parte dei servizi essenziali. Si tratta di un taglio ingiustificato. Così non sarà possibile garantire tra l'altro un servizio adeguato all'utenza”.

L'azienda Villa Sofia-Cervello nei piani di intervento del nuovo affidamento, ha stabilito una riduzione dei servizi di pulizia in tutte le aree, dal pronto soccorso ai blocchi operatori e anche alle degenze. La precedente gara, indetta nel 2017, in era pre-Covid, non comprendeva le aree ad alto rischio in cui si trova a operare oggi l'azienda ospedaliera, individuata in uno dei suoi due plessi come Covid hospital.

Nonostante gli incontri susseguitisi, tutti con esito negativo, in sede sindacale prima, in quella prefettizia ed anche all'ufficio provinciale del lavoro e l'integrazione dei servizi disposta dall'Ente appaltante, l'azienda aggiudicataria conferma il taglio.

“Questo risparmio non può essere scaricato sulle spalle degli operatori e mettere a rischio anche la qualità del servizio da garantire agli utenti – aggiungono Filcams, Fisascat e Uil Trasporti -. Anche la richiesta dei sindacati di garantire ai lavoratori il lavoro supplementare per i servizi non rientranti nell'appalto non ha avuto buon esito”.

Tra i servizi ancora non avviati c'è la  manutenzione del verde di cui la Rekeep ha paventato l’affidamento in subappalto a un'altra azienda e i 12 giardinieri storici finiranno con il gravare ulteriormente sui servizi di pulizia in cui insiste il taglio delle ore.

“La maggioranza dei lavoratori dell'appalto ha contratti part-time. Rappresenta un importante , il taglio del 20 per cento - aggiungono Aiello, Calabrò e Di Maio -  sia per gli elementi retributivi diretti che per quelli indiretti. Parliamo degli stessi operatori che hanno garantito il servizio durante la pandemia e che sono stati in prima fila, al pari dei medici. E adesso questo è il trattamento: non potranno garantire la sostenibilità delle loro famiglie.  A correre maggiori rischi sono i blocchi operatori, la rianimazione, la sala parto, dove i medici chiedono maggiori presidi ed in alcuni casi la presenza fissa dei pulizieri, che a maggior ragione in questa fase pandemica non può venir meno”.

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