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Economia

Tassa di soggiorno, dal 2014 incassati 3 milioni: scontro albergatori-Comune sul loro uso

Nicola Farruggio, vicepresidente vicario di Confcommercio Palermo e rappresentante degli albergatori, chiede che fine abbiano fatto i fondi. Secca la replica: "Usati per il comparto"

Botta e risposta tra albergatori e Comune sull'uso dei proventi della tassa di soggiorno. Ad avviare il "confronto" è stata una nota diffusa da Federalberghi, in cui il presidente provinciale Nicola Farruggio chiedeva che fine avessero fatto i tre milioni incassati dal 2014 a oggi. A stretto giro la replica di Palazzo delle Aquile: "E' noto che le somme sono vincolate per attività collegate
alla promozione turistica della città, al potenziamento della sua offerta turistico-culturale e al miglioramento dei servizi".

“Che fine hanno fatto - chiede senza giri di parole Nicola Farruggio, vicepresidente vicario di Confcommercio Palermo e presidente provinciale di Federalberghi - gli introiti derivanti dell'imposta di soggiorno? La tassa di scopo, introdotta dal maggio 2014, è riuscita a portare nelle casse del Comune in circa tre anni qualcosa come tre milioni di euro". "La vocazione turistica di Palermo - aggiunge - rappresenta una discreta e regolare entrata per le casse di Palazzo delle Aquile che oggi, rispetto al passato, hanno a disposizione somme da destinare proprio ad interventi nel settore turistico. Ma il turismo, dalla tassa di soggiorno, non ha avuto niente”. 
 
“Se si escludono le somme impegnate per 'Manifesta 18' – prosegue Farruggio - per le restanti risorse e il conseguente impegno di spesa si conosce poco o nulla. La tassa di soggiorno va destinata unicamente a iniziative a sostegno e sviluppo del turismo, un settore che malgrado gli aumenti dei flussi, non è certamente stato oggetto di investimenti e iniziative.  “Noi operatori – continua Farruggio - ci saremmo aspettati, com’è giusto che fosse, la condivisione delle strategie d'investimento al fine di far fruttare un’opportunità tenuta in considerazione, probabilmente, solo per altre necessità. Così mentre Palermo sta vivendo una stagione turistica particolarmente favorevole con il segno positivo di arrivi e presenze, restano ancora numerose criticità che malgrado tutto risultano non ancora risolte. Se qualche anno fa – aggiunge il vice presidente vicario di Confcommercio Palermo - erano difficili da risolvere con le scarsissime risorse disponibili per il settore del turismo, così come anche le progettualità potevano restare esclusivamente nelle buone intenzioni e senza possibilità di realizzazione, da qualche anno lo scenario è mutato e non ci si può permettere più alcun alibi. Oggi, di fatto, le risorse per il turismo ci sono – dice Farruggio - e sono anche ingenti. Grazie infatti all'imposta soggiorno da tre anni si viene a generare un introito nuovo e cospicuo”.  
 
“Altre somme – sottolinea Farruggio - sembrano non essere mai state di fatto utilizzate dall’assessorato al ramo. A questo va aggiunto che iniziative di discutibile qualità, e camuffate come turistiche, sembrerebbero avere avuto sostegno grazie alla tassa. Nel frattempo in città continuano a mancare elementi di prima necessità indispensabili per una vera destinazione turistica”.
 
“L’introduzione della tassa, con un regolamento partorito e condiviso con le associazioni di categoria – spiega Farruggio - esempio di equità, formulato contemplando le diverse esigenze, nasce per dar vita a quel progetto comune sul turismo che mancava dove sistema ricettivo e amministrazione, ognuno per la propria parte, erano impegnati per il raggiungimento del medesimo obiettivo. Un impegno che il sistema ricettivo fino a oggi ha onorato mostrandosi sempre disponibile e propositivo anche a nuove progettualità, ma che si è dovuto scontrare con un muro di gomma del quale non si conosce la reale composizione”.
 
“E’ giunto il momento di fare chiarezza affinché ci si possa regolare di conseguenza per non far mal gestire delle risorse che, provenendo dal turismo, nel turismo devono essere reinvestite. Dove sono finiti questi soldi? Sono stati impiegati tutti? E’ necessaria ed indispensabile – conclude Farruggio - la costituzione di quella commissione mista mai istituita per l'utilizzo delle risorse, così come era stato previsto all’inizio”.

Ed ecco la replica del Comune: "E' noto che le somme sono vincolate per attività collegate alla promozione turistica della città, al potenziamento della sua offerta turistico-culturale e al miglioramento dei servizi. In questa ottica sono state utilizzate tutte le somme percepite da metà del 2014 a oggi. Come è anche noto tali somme sono state utilizzate in gran parte per
espressa decisione della Giunta comunale per spese collegate al percorso arabo normanno riconosciuto dall'Unesco e per Manifesta, la biennale internazionale di arte contemporanea che sarà ospitata nella nostra città nel 2018".

Da Palazzo delle Aquile si sottolinea che: "Per quanto attiene al 10% delle somme che, come da regolamento approvato dal Consiglio comunale, possono essere utilizzate per interventi di decoro e miglioramento dei servizi gestiti dagli stessi operatori alberghieri, si è registrato, sia per le somme 2014, che, in parte, per quelle del 2015 una diffusa carenza documentale e di corretta rendicontazione da parte degli stessi operatori". "Ciò - si legge nella nota - ha reso necessario da parte degli Uffici dell'Area del Turismo la predisposizione di apposite linee guida che rendano più veloce e age ole l'utilizzo delle somme e il relativo rimborso agli operatori. Sarà questo il tema di un incontro che gli uffici dell'amministrazione verranno nei prossimi giorni con i rappresentanti di categoria nel corso del quale sarà inoltre valutata la possibilità di utilizzo, nel corso del 2016, di quelle somme residue, a causa dei problemi di rendicontazione degli anni 2014 e 2015".
 

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