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Tax free shopping, a Palermo +43% nel 2019: cinesi protagonisti ma preoccupa il Coronavirus

Gli acquisti esentasse - che consentono ai viaggiatori di recuperare l'Iva passando attraverso la dogana - si confermano un'importante misura di stimolo del commercio internazionale. Per i cittadini con gli occhi a mandorla scontrino medio di 2.164 euro

A Palermo nel 2019 il tax free shopping è cresciuto del +43%. Gli acquisti esentasse - che consentono ai viaggiatori di recuperare l'Iva passando attraverso la dogana - si confermano un'importante misura di stimolo del commercio internazionale, volta ad attirare consumatori ed a favorire il turismo. Protagonisti di questo exploit i cittadinini di nazionalità cinese, che hanno pesato per il 42% sul totale del mercato e hanno fatto registrare uno scontrino medio di 2.164 euro. Seguono i russi che hanno fatto segnare un +93% degli acquisti e gli americani con il 12%.

E' quanto emerso oggi in occasione della Bit (Borsa internazionale del turismo), storica manifestazione organizzata a Milano, nel secondo appuntamento con l'osservatorio sul turismo firmato Global Blue e Federturismo Confindustria. Un progetto presentato nel luglio 2019 che, periodicamente, mette in luce l’importanza del tax free shopping per l’economia del Paese, evidenziando i dati dei flussi turistici internazionali sia nelle più conosciute destinazioni di viaggio sia in quelle meno note, ma con elevati potenziali di crescita.

In Italia, nel 2019, secondo i dati Global Blue, gli acquisti tax free dei turisti provenienti da Paesi extra-Ue sono cresciuti del 16% rispetto al 2018, mentre il valore dello scontrino medio ha fatto registrare un +8%, attestandosi a 985 euro. A livello nazionale, inoltre, i cinesi (che rispetto al 2018 sono cresciuti del 7%) si sono confermati la principale nazionalità nel Tax Free Shopping, con un peso pari al 28% del totale, seguiti da russi (12% del totale, i cui acquisti hanno fatto registrare un +8% rispetto al 2018) e statunitensi (11% del totale, con un +29% rispetto all’anno precedente). Dai dati divisi per macro-regioni emerge come, nel 2019, il peso maggiore (56% del totale) lo abbia avuto il Nord Italia (dove lo scontrino medio dei Globe Shopper è stato di 1.012 euro), seguito dal Centro (41%) e, distaccate, dalle regioni del Sud e le isole (3%). Nel Mezzogiorno, però, si è registrata, rispetto al 2018, la crescita percentuale più elevata: le vendite tax free sono cresciute del 32% rispetto al 2018. Nel 2019, i cinesi hanno rappresentato la principale nazionalità sia al Nord sia al Centro, rispettivamente con il 31% e il 28% del totale, mentre il Sud è stato meta degli statunitensi che hanno pesato per il 27% del totale.

"Il Tax Free Shopping in Italia nel 2019 ha registrato una crescita a doppia cifra: +16% rispetto al 2018, un aumento trainato non solo dalle destinazioni italiane più tradizionali, come Milano, Roma, Firenze e Venezia, ma anche da quelle meno note ai Globe Shopper, ma con un grande margine di sviluppo, da Palermo a Verona, passando per Napoli e Siena per fare solo qualche esempio" ha commentato Stefano Rizzi, country manager di Global Blue Italia. "Sicuramente - ha aggiunto - un grande contributo al trend positivo del nostro settore è arrivato dai turisti internazionali che abbiamo definito 'Elite Shoppers', ovvero viaggiatori con un potenziale di acquisto molto elevato che pesano per il 17% sul totale dei volumi di spesa".

"Lo shopping in viaggio è diventato sempre più importante anche in termini di economia del Paese”, ha detto la vicepresidente di Federturismo, Marina Lalli, “e si conferma uno dei maggiori canali di crescita soprattutto per il mondo del lusso. I dati sono incoraggianti anche per il 2020 nel quale si stima un ulteriore aumento di arrivi del 3,1% a 74 milioni. Non possiamo però nascondere la nostra preoccupazione per l'impatto che il coronavirus rischia di avere sui conti del turismo e sulle scelte dei viaggiatori, soprattutto per la moda o il design, ma anche per l'enogastronomia, settori nei quali siamo indiscussi protagonisti poter acquistare un capo o un oggetto qui dove è stato pensato e realizzato riveste un significato molto forte".

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