Il gruppo Radenza rileva la rete vendita Coop Alleanza in Sicilia, Fisascat: "Tutelati i lavoratori"
Il passaggio interessa 834 addetti in tutta l'Isola. Il segretario Mimma Calabrò: "Gli impiegati tirano un sospiro di sollievo, dall’altro lato lascia l’amaro in bocca l’idea che un altro colosso della distribuzione organizzata abbandoni" il territorio
È stato raggiunto il travagliato accordo per il passaggio degli 834 lavoratori della rete vendita siciliana da Coop Alleanza 3.0 al gruppo Radenza. Lo annuncia il sindacato Fisascat. Il segretario Mimma Calabrò esprime soddisfazione e spiega: "La definizione della trattativa da un lato fa tirare un sospiro di sollievo alle lavoratrici e lavoratori che temevano per la loro tenuta occupazionale, dall’altro lascia di certo l’amaro in bocca l’idea che un altro colosso della distribuzione organizzata abbandoni la Sicilia".
Secondo Calanrò è stata "una trattativa del tutto fuori dagli schemi portata avanti da più di un anno e frutto di serrato confronto. Le prime indiscrezioni su una possibile fuga di Coop erano già trapelate nel mese di marzo 2020. A luglio, le prime conferme. Da quel momento, dunque, oltre 800 lavoratori hanno vissuto, loro malgrado, per l’ennesima volta, mesi concitati in balia di tante preoccupazioni e nessuna certezza. Non siamo mai riusciti a comprendere la motivazione – continua – per cui Coop sia giunta a tale determinazione. C’è stato un momento in cui si è auspicato in un dietro front di Coop. La Sicilia, nei fatti, è stata una tra le pochissime regioni di Italia a registrare dati positivi rispetto alle previsioni fatte dalla Società negli ultimi anni. Neppure questo è bastato a far tornare la società di consumatori indietro sui suoi passi. Non si dimentichino, peraltro, gli enormi sacrifici fatti nel tempo dai lavoratori senza i quali, a dire della società, non sarebbe stato possibile attuare il piano di rilancio di Coop nella regione. Rilancio che, nei fatti, non è mai avvenuto”.
A rilevare l’intera rete, composta dai 12 punti vendita dislocati nell’intero territorio siciliano è, dunque, il gruppo Radenza che manterrà il marchio in master franchising. Per la Calabrò, il piano industriale del gruppo Radenza fa guardare fiduciosi al futuro: "Non solo progettualità di tipo protettivo ma che punta anche allo sviluppo e all’ampliamento della rete. Parte qualificante dell’ipotesi di accordo, per il quale esprimiamo massima soddisfazione, è legata alla garanzia occupazionale e reddituale per tutte le lavoratrici e lavoratori interessati al trasferimento di ramo d’azienda. La chiave di volta che ha tracciato la strada per la positiva svolta della trattativa – sottolinea la sindacalista – è stato sicuramente l’accordo quadro siglato dalle Segreterie Nazionali nel luglio 2020 grazie al quale, nel garantire il perimetro commerciale e occupazionale, si è scongiurato il paventato effetto 'spezzatino' e che ha permesso di entrare nel merito dei piani industriali dei soggetti che si sono proposti”.
"L’intesa raggiunta con il gruppo Radenza rappresenta una base solida sulla quale non soltanto instaurare corrette relazioni sindacali ma anche porre le basi per il rilancio della rete commerciale che Coop ha dismesso in Sicilia – afferma Vincenzo Dell’Orefice, segretario generale aggiunto della Fisascat Cisl nazionale che ha seguito passo passo la trattativa. Un'ipotesi di accordo che vede nelle risoluzioni volontarie e negli esodi incentivati una leva marginale in quanto vengono privilegiate soprattutto le ricollocazioni”.
“I punti vendita saranno oggetto quindi di una ristrutturazione, di breve durata per i supermercati e di maggiore durata per gli ipermercati, durante la quale i lavoratori verranno posti in cassa integrazione anticipata e parzialmente integrata dalla nuova Società. A fronte dunque di colossi che fuggono dalla Sicilia, un plauso va agli imprenditori siciliani che decidono di investire e rilanciare il nostro territorio – conclude Calabrò - Era impensabile disperdere il patrimonio umano e professionale che, in tutti questi anni, è stato fiore all’occhiello del sistema cooperativistico di Coop. L’intesa raggiunta non è dunque un punto di arrivo ma rappresenta per noi un punto di partenza affinché, con l’instaurarsi di proficue e corrette relazioni sindacali con la nuova Società, si pensi sempre al superiore interesse dei lavoratori ai quali non faremo mai venire meno il nostro supporto”.
Il commento della Uiltucs
Così Paolo Andreani, segretario nazionale della Uiltucs, e Marianna Flauto, segretario Uiltucs Sicilia: "Dopo una lunga trattativa si è giunti finalmente a un accordo che garantisce tutti i lavoratori e offre prospettive solide alla rete di vendita. Sono state trovate le condizioni per sottoscrivere l'accordo quadro. L'intesa prevede l'impegno di Radenza a garantire i livelli occupazionali e salariali anche attraverso un adeguato piano di sviluppo con l’apertura di otto nuovi punti vendita, l’utilizzo degli ammortizzatori sociali e un adeguato piano d’incentivazione all’esodo".
Sono 12 in tutto i punti vendita interessati: quello a parco Corolla a Milazzo, poi nel Catanese i punti vendita presso Le Ginestre a Tremestieri, Katanè a Gravina di Catania, Le Zagare a San Giovanni La Punta e il supermercato a Bronte. Quindi a Palermo i due punti vendita nei centri commerciali Forum e La Torre a Palermo, assieme ai supermercati Sperlinga, Viale Del Fante e via Di Marzo. In tutto sono 843 i lavoratori coinvolti comprese 10 unità del personale di sede. Nonostante la riduzione delle superfici di vendita nei punti più grossi come Forum e La Torre a Palermo, le Zagare nel Catanese, o a Milazzo e Ragusa, con una riduzione complessiva che passerà da 43.156 metri quadrati a 28 mila, saranno garantiti i livelli occupazionali attraverso varie leve. “Sono stati ipotizzati infatti circa 194 esuberi - spiega la Uiltucs - ma l’azienda ha preso l'impegno a ricollocare i dipendenti nella propria rete di vendita ma non oltre i 30 km dalla residenza dei lavoratori. Previsto un piano di investimenti strutturali da circa 25 milioni nel 2022. In particolare i nuovi punti vendita nel canale food e drug saranno otto e dislocati tra Catania, Palermo e Messina. L’accordo prevede un piano di incentivazione all’esodo volontario aperto a un massimo di 100 dipendenti full time e la cassa integrazione con l’impegno dell’azienda a integrare la riduzione del reddito”. Avendo stabilito con l'accordo quadro le garanzie complessive, adesso si aspettano le procedure di cessione del ramo d'azienda.
Filcams Cgil: “Passaggio sofferto"
“Chiudere l'esperienza della gestione diretta Coop sul territorio è stato un passaggio sofferto, ma siamo soddisfatti
dell'importante risultato raggiunto”: lo dice Monia Caiolo, segretaria generale della Filcams Cgil Sicilia a proposito dell’ipotesi di accordo quadro siglato in nottata tra i sindacati, Coop Alleanza 3.0 e il gruppo Radenza per la cessione della rete Coop in Sicilia. L’intesa in questione, che prevede lo sviluppo della rete di vendita con 5 nuove apertura, interessa 837 lavoratori Coop e oltre 400 lavoratori diretti del Gruppo Radenza. Cajolo rileva che “il marchio resterà in Sicilia gestito dal Gruppo Radenza, con la garanzia per i livelli occupazionali e salariali , mentre un accordo sulle relazioni sindacali terrà uniti i lavoratori Coop e includerà i dipendenti del Gruppo Radenza”. La segretaria della Filcams sottolinea anche una novità che , dice, “costituisce il valore aggiunto dell’accordo: si sottoscrive, per la prima volta in Sicilia e con un gruppo in forte espansione, un capillare sistema di informazione e confronto, con l'impegno del Gruppo a sviluppare la contrattazione integrativa aziendale”. Alleanza 3.0, inoltre, incontrerà annualmente Filcams, Fisascat e Uiltucs per mantenere il monitoraggio sull'operazione di franchising. Il passaggio è formalmente previsto per l’1 gennaio 2022 e dovrà essere perfezionato anche in sede sindacale, nel rispetto delle procedure di legge. Il testo
sottoscritto vincola l’impresa ad escludere i licenziamenti, salvaguardando anche l’intero perimetro aziendale. Il personale in eccesso sarà ricollocato e l’intero percorso sarà supportato dalla cassa integrazione straordinaria".