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Il report

Spese per carburanti, la Regione siciliana e il Comune di Palermo tra i peggiori enti in Italia

I dati emergono da un dossier realizzato dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa. Palazzo d'Orleans nel 2020 ha sborsato oltre 1,3 milioni di euro per il mantenimento di uffici e strutture. Palazzo delle Aquile è a più di 700 mila euro ed ottiene un rating da ottantaseiesimo posto su 107 enti

Le amministrazioni siciliane ancora molto indietro per consumo di risorse non rinnovabili. La Regione siciliana è in Italia quella che, in valori assoluti, ha speso di più nel 2020 per carburanti, combustibili e lubrificanti per il mantenimento di uffici e strutture. Il Comune di Palermo, nella stessa classifica, è terzo tra i capoluoghi di provincia. I dati emergono da un report realizzato per l'Adnkronos dalla Fondazione Gazzetta Amministrativa della Repubblica Italiana, nell'ambito del progetto 'Pitagora'. Agli enti è stato assegnato anche un rating che va da AAA per le amministrazioni più virtuose a C per quelle meno efficienti, in base anche alla popolazione e al numero di strutture da alimentare con carburanti della Regione o del Comune.

La Regione siciliana maglia nera

L'ente di Palazzo d'Orleans è l'unico fra le Regioni a ricevere C come rating, il risultato peggiore, spendendo 1.314.359,54 euro. Il valore è in calo rispetto agli anni precedenti, ma bisogna considerare che il 2020 è anche il primo anno della pandemia di Covid, con restrizioni che hanno coinvolto anche le amministrazioni italiane. Nel 2019 per carburanti, combustibili e lubrificanti, la Regione siciliana aveva sborsato 1.393.047,85, nel 2018 si era arrivati a 1.531.884,05, mentre nel 2017 ci si era fermati a 806.979,79 euro.

tabella spese carburanti regione siciliana-2

Le altre Regioni

Per capire le differenze con le altre Regioni, si pensi che un gigante burocratico come la Lombardia ha ottenuto la miglior performance: nel 2020 ha speso soltanto 65.414,59 euro, aggiudicandosi il rating AAA, unica a centrare questo risultato. Tra le Regioni più efficienti anche tre che hanno ottenuto AA ovvero Lazio (149.738,66 euro), Campania (128.187,20) ed Emilia-Romagna (114.131,26)e tre con A ossia Puglia (253.503,94 euro), Veneto (150.198,85) e Calabria (57.031,98).

Il Comune di Palermo tra i peggiori

Male anche il Comune di Palermo. Terzo, come già detto per spesa in valori assoluti, con 704.049,99 euro, se si guarda alla classifica fatta col rating, il capoluogo siciliano ottiene BB ed è ottantaseiesimo su 107 Comuni. Soltanto Roma e Milano, in valori assoluti, hanno avuto costi maggiori: la Capitale è arrivata a 1.673.551,35 euro, mentre il capoluogo lombardo a 913.145,19 euro. Soltanto che, basandosi sul rating, sia Roma che Milano ottengono A e sono rispettivamente al quarantanovesimo e al sessantaduesimo posto. Mentre fanno peggio di Palermo, Catania e Messina. Il capoluogo catanese è novantesimo con una spesa di 361.725,89 euro e rating BB, quello peloritano è centounesimo con una spesa di 619.811,52 euro e rating C.

Gli altri Comuni

Sono dodici i capoluoghi di provincia italiani promossi con AAA nella gestione delle spese per carburanti, combustibili e lubrificanti. Fanno bene per questa voce di costi dell’ente, ottenendo così il massimo rating, sono Foggia, che ha speso solo 1.491,03 euro e poi Isernia (11.228,40), Terni (12.223,36), Frosinone (12.959,23), Lodi (13.226,35), Imperia (13.507,74), Forlì (15.187,42), Rovigo (15.454,04), Savona (24.749,63), Lecce (33.097,52), Piacenza (37.477,92), e Bologna (101.321,88). Tra i siciliani i migliori risultano Agrigento (61.690,33) e Trapani (67.259,27), entrambi valutati con A.

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