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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Caso Sispi, i sindacati riavviano lo stato di agitazione

L'allarme di Fim e Fiom: "La mancata nomina del Cda è un freno che mette azienda e lavoratori in grave difficoltà"

“A distanza di dieci mesi circa dalle elezioni amministrative non si sbloccano le nomine delle Governance delle Società partecipate. Il Sindaco di Palermo, rispondendo ad una nostra richiesta di incontro a dicembre, aveva preso impegni precisi su Sispi, tutti poi disattesi. Per questo, in mancanza di segnali concreti e notizie di ulteriori ritardi sulle nomine, riattiviamo con decorrenza immediata lo stato di agitazione riservandoci di mettere in atto altre azioni”. A scriverlo in una nota sono Antonio Nobile, segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani, Giuseppe di Giorgi e Giuseppe Militello, Rsu Sispi Fim Cisl, Francesco Foti, segretario generale Fiom Palermo e Antonio Flaccomio, Rsu Sispi Fiom.

Lo stato di agitazione che era stato indetto nei mesi scorsi, era stato sospeso dopo le rassicurazioni dell’amministrazione comunale circa l’imminente nomina della governance di Sispi che sarebbe dovuta avvenire entro la fine del mese di febbraio 2023. “Avevamo sospeso lo stato di agitazione - dicono - per un segnale di fiducia verso l’amministrazione comunale ma come già abbiamo detto altre volte un’azienda come Sispi, pur solida e vitale, non può attendere, per sua natura, tempi così lunghi e oggettivamente non con compatibili con quelli della politica. Stanchi di questi ritardi, chiediamo che si proceda con urgenza alla nomina del Cda e del collegio sindacale Sispi e che si attribuiscano nel frattempo deleghe piene agli attuali organi di gestione che, in atto, possono occuparsi solo dell’ordinaria amministrazione. Questo perché in Sispi di ordinario c’è rimasto ben poco, essendo divenuto oramai tutto estremamente urgente e straordinario”.

I sindacati aggiungono: “Riteniamo che rimanere ancora senza un cda con un mandato politico chiaro in un momento in cui va rinnovato il contratto di servizio in scadenza a giugno 2023, vanno definite le priorità del piano industriale 2023-2025, a cominciare dall’oramai improcrastinabile avvio del piano delle assunzioni che attendiamo da anni, mette il futuro dell’azienda e dei lavoratori in serio rischio. Come organizzazioni sindacali riteniamo inoltre che rafforzare l’azienda non sia più rinviabile: un esempio su tutti l’ambito della sicurezza dei sistemi informatici che va urgentemente potenziato”.

Poi la conclusione: "Come è a tutti noto, il 2 giugno dello scorso anno, i sistemi informatici di Sispi hanno subito un grave attacco hacker che ha messo in serio pericolo i sistemi di Sispi e quindi del Comune. Questo è solo uno dei settori aziendali che va potenziato con urgenza per mettere ulteriormente al riparo i sistemi da possibili ulteriori attacchi che, come si legge dalla stampa quotidianamente, sono oramai divenuti sempre più costanti e sofisticati. Lo stesso dicasi per tutti gli altri settori dell’azienda come la gestione dei servizi comunali di assistenza tecnica e applicativa, nonché quelli dedicati alla realizzazione e la rendicontazione dei progetti finanziati dal Pon e dal Pnrr".  

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