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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Sicilia Digitale, 40 contratti di somministrazione in scadenza: "Scongiurare i licenziamenti"

I limiti introdotti dal decreto dignità impedirebbero la prosecuzione del lavoro per 40 addetti, ma per la Cgil esiste la vertenza si potrebbe risolvere "o con i concorsi o con contratti di somministrazione a tempo indeterminato". Chiesto un incontro con l'assessore regionale all'Economia

Gli ultimi 40 contratti di somministrazione della partecipata regionale Sicilia Digitale (ex Sicilia e-Servizi) scadono a dicembre e non possono più essere rinnovati per i limiti introdotti dal decreto dignità. Altri contratti sono scaduti in questi giorni. Una situazione che ha spinto Nidil Cgil Palermo e Fiom Cgil Palermo a chiedere un intervento immediato all'assessore regionale all'Economia, Gaetano Armao, per scongiurare i licenziamenti dei lavoratori somministrati.

Dopo una lettera senza risposta inviata dai sindacati nel febbraio scorso, Nidil e Fiom hanno spedito nuovamente all'assessore all'Economia una richiesta di incontro. "Le soluzioni esistono - dichiarano il segretario generale di Nidil Cgil Palermo Andrea Gattuso e il segretario Fiom Cgil Palermo Francesco Foti -. Chiediamo la stabilizzazione o con i concorsi o con contratti di somministrazione a tempo indeterminato. Parliamo di lavoratori che in alcuni casi per oltre dieci anni sono stati utilizzati con contratti di somministrazione di lavoro, rinnovati di anno in anno. Già lo scorso anno in diverse occasioni abbiamo sottolineato al management aziendale e alle autorità regionali che non è possibile tirare avanti con interventi tampone o in deroga alle leggi ma che è necessario intervenire in maniera definitiva, stabilizzando questi lavoratori, ormai organici all’azienda, che tra l’altro non ci risulta essere in difficoltà o che abbia perso delle commesse. Garantendo stabilità a questi lavoratori, i costi sarebbero minori”.

Nidil, sindacato che rappresenta i lavoratori in somministrazione e Fiom Palermo in rappresentanza dei lavoratori metalmeccanici (di cui si applica il contratto in azienda) rilanciano la loro proposta della stabilizzazione di questi lavoratori attraverso procedure concorsuali dedicate o con l’utilizzo della somministrazione a tempo indeterminato. "La politica  finora è rimasta sorda alle nostre richieste - aggiungono Gattuso e Foti -. Chiediamo nuovamente un incontro all’assessorato Economia e all’Arit, autorità regionale innovazione tecnologica, sollecitando un intervento finalmente incisivo che possa evitare i circa 50 licenziamenti e dare una prospettiva di stabilità ai lavoratori".

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