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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Sicilia Digitale a rischio fallimento, la Fiom: “Buco da 50 milioni di euro"

Il sindacato rinnova la richiesta di un incontro con l'assessore Armao per discutere del modo in cui la società intende affrontare la condizione di precariato degli oltre 30 lavoratori in somministrazione: "Non siano i lavoratori a essere penalizzati per errori gestionali"

Sicilia Digitale, la partecipata che gestisce il sistema informatico dell'amministrazione regionale, è a rischio fallimento. A lanciare l'allarme per i lavoratori è la Fiom rinnovando la richiesta di incontro con l'assessore Armao. “I timori di un buco da 50 milioni di euro e la conseguente possibilità di un fallimento - afferma Francesco Foti, segretario provinciale di Fiom Cgil - stanno destando enorme allarme tra i dipendenti, spaventati per il loro futuro. C'è bisogno di un immediato chiarimento. Chiediamo che non siano i lavoratori a essere penalizzati per errori gestionali dovuti a chi ha guidato la società”.  

Nei giorni scorsi la Fiom aveva chiesto un incontro con l'assessore Gaetano Armao per discutere dell’applicazione del contratto e degli inquadramenti dei lavoratori di Sicilia Digitale. “A questo punto, l'incontro - aggiunge Foti - è necessario per discutere della situazione complessiva della società”. Nella richiesta avanzata all'assessore, la Fiom denunciava diverse segnalazioni su disfunzioni organizzative all’interno della partecipata, dovute anche a scelte discrezionali, penalizzanti  per parte del personale: assegnazioni di livelli retributivi superiori a parità di mansioni, mancato riconoscimento degli scatti di anzianità, nonostante sentenze vinte dai lavoratori. “All’incontro - aggiunge Foti – dobbiamo anche chiedere in che modo la società intende affrontare la condizione di precariato degli oltre 30 lavoratori in somministrazione:  alcuni di loro si trovano in questa condizione da più di otto anni. Alcuni contratti sono in scadenza a giugno, altri a ottobre”.

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