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Economia

La sicilia che va veloce, anzi ultraveloce: in 18 mesi Eolo connetterà altri 320 comuni

L’azienda ha annunciato un piano di investimenti da 150 milioni per portare internet veloce attraverso la rete FWA in 7.500 comuni in tutto il Paese in 18 mesi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Entro 18 mesi altri 320 comuni siciliani, oltre ai 50 attuali, saranno connessi con internet ultra veloce, grazie a Eolo, che annuncia un piano di 150 milioni di euro per azzerare il Digital Divide nelle aree in Italia ancora non coperte da connessione ultraveloce. Grazie a questi, sarà estesa la rete a banda ultra larga ad altri 1.500 comuni in Italia. In questo modo il 96% dei Comuni della regione potranno accedere a Internet Ultra Veloce, che sarà un fattore di rinnovata competitività per tutte le imprese del territorio.

Il progetto punta ad accelerare ulteriormente lo sviluppo della rete FWA su frequenze a 28 GHz - in grado di assicurare connessioni fino a 100 Megabit ed in futuro espandibili fino a 1 Gigabit - e vuole dare un contributo rapido e adeguato alle nuove esigenze di connettività del Paese, ancor più urgenti dopo la pandemia di Covid-19. Luca Spada, Fondatore e Presidente di Eolo, ha commentato: “Fornire servizi FWA di qualità, che hanno permesso ad Eolo di superare fiber company ben più blasonate nelle classifiche di Netflix, richiede competenze specifiche maturate “sul campo” nel corso degli anni: occorre essere capaci di sviluppare innovazione di prodotto e di processo sull'intera filiera produttiva, dalla progettazione all’attivazione e manutenzione in contesti eterogenei e logisticamente disagiati. Non è sufficiente infatti aver riscoperto profittevoli quelle aree ritenute per anni a fallimento di mercato, ma è necessario essere capaci di governare la tecnologia FWA a livello end-to-end. A tale scopo, rivolgo un appello alle istituzioni e a tutti gli stakeholder affinché, in una visione di sistema, si possano mettere a fattor comune competenze e asset di rete di tutti gli operatori infrastrutturali (in primis l'FWA di Eolo nelle aree bianche), col duplice obiettivo di accelerare la digitalizzazione di tutto il Paese e, non meno importante, evitare inutili e costose duplicazioni infrastrutturali.”

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