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Economia

Allarme siccità, Confederazione degli agricoltori: "Raccolto già compromesso"

La delegazione Sicilia Occidentale riunita ad Alcamo per eleggere il nuovo presidente. Confermato all'unanimità Cossentino: "Una migliore gestione del Piano di sviluppo rurale a favore delle piccole e medie imprese, puntualità dei pagamenti e meno burocrazia le priorità della Regione"

"Gli invasi sono vuoti così come sorgenti e laghetti in altura. E il raccolto è già compromesso per il 90%". A lanciare l'allarme siccità è della Confederazione Italiana Agricoltori, riunita questa mattina ad Alcamo per eleggere il presidente. E' Antonino Cossentino, imprenditore viticoltore di Partinico, il nome scelto: è stato confermato all’unanimità. Ottanta i delegati che hanno preso parte all’assemblea che si è svolta alla banca Don Rizzo.

La grave siccità che ormai da tre inverni ha colpito l’Isola è stato il grande tema del giorno. "Se le zone montane più alte, come quella di Gangi, in questo momento stanno soffrendo meno (ma c’è molta preoccupazione per i prossimi mesi) - afferma Antonino Cossentino - basta spostarsi di qualche chilometro, a Bompietro, per vederne già gli effetti. Dopo aver seminato a novembre, molti produttori non stanno neanche più facendo manutenzione, abbandonando le colture. La diminuzione di acqua nelle sorgenti e laghetti sta poi mettendo in seria difficoltà gli allevatori, che fra qualche settimana non sapranno più come abbeverare i propri animali. Per non parlare dei pascoli a quota bassa, già secchi nonostante il periodo".

Per alleviare le difficoltà che la siccità sta imponendo alle imprese del settore, la Confederazione ritiene che le priorità sulle quali il nuovo governo regionale deve intervenire siano "una migliore gestione del Piano di sviluppo rurale a favore delle piccole e medie imprese, puntualità dei pagamenti e meno burocrazia": "Inconcepibile che ancora non siano stati pagati i bandi del biologico del 2015, insostenibile che in Sicilia si debbano presentare 5 documenti in più per ogni pratica rispetto alle aziende agricole delle altre regioni”. E ha lanciato un nuovo allarme sull’olivicoltura che bisogna 'difendere dalle speculazioni'”.

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