rotate-mobile
Economia

Dipendenti Almaviva, prevista nuova agitazione

pur essendo in solidarietà, quindi presupponendo un momentaneo periodo di calo del lavoro, la nostra azienda continua a "programmare" con una sistematicità spaventosa prestazioni straordinarie

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Sempre più aziende in Italia ricorrono agli ammortizzatori sociali per tamponare gli effetti della crisi, gli ammortizzatori sociali nascono con il preciso scopo di sopperire a situazioni momentanee di difficoltà aziendale per dare una "stampella" statale affinchè l'azienda nel frattempo possa ristrutturarsi e riprendere a pieno regime la propria attività. Ma cosa succede se durante la vigenza di questi ammortizzatori sociali, la vita in azienda continua come sempre?, magari chiedendo sistematicamente prestazione lavorative straordinarie a tutti i propri dipendenti?

Questo è quello che succede all'Almaviva Contact di Palermo. Ce lo spiega Angela Giambona, Coordinatrice Nazionale Cisal Comunicazione: “Almaviva Contact a Palermo impiega 4000 dipendenti, l'azienda si avvale da più di un anno dei contratti di solidarietà per tutti i propri dipendenti e adesso a seguito di un nuovo accordo nazionale in tutte le sedi di Italia, continuerà ad usufruirne per altri 2 anni, ma la situazione è paradossale, pur essendo in solidarietà, quindi presupponendo un momentaneo periodo di calo del lavoro, la nostra azienda continua a "programmare" con una sistematicità spaventosa prestazioni straordinarie di settimana in settimana per la maggior parte dei propri dipendenti”.

“Una situazione questa che ha del surreale – dice Salvo Montevago, Segretario Provinciale Cisalcom – e continuiamo stupiti ad osservare come da un lato l'azienda dichiari dei potenziali esuberi per mancanza di lavoro, dall'altro con i contratti di solidarietà attivi continui a chiedere straordinario, in alcuni casi "imponendolo" come previsto per casi eccezionali dal nostro contratto generale di categoria”.

“Se poi a questo aggiungiamo - conclude Giambona, che nell'ultimo rinnovo del nostro ccnl non è prevista alcuna maggiorazione per il lavoro straordinario svolto, è facile capire come l'utilizzo dei contratti di solidarietà abbia diversi punti che andrebbero analizzati più a fondo, ed è quello che come Cisalcom in questi giorni faremo”.

Più volte abbiamo richiesto incontri con l'azienda per vederci chiaro in questa situazione e per analizzare in maniera seria la "reale" situazione di mercato, logistica, e prendere visione di un piano industriale che garantisca occupazione a lungo termine, ma tutte queste richieste sono state puntualmente disattese non avendo ricevuto alcuna risposta da parte datoriale, oltre la crisi economica (vera o verosimile) esiste anche una crisi delle relazioni sindacali e in ultima battuta una crisi della buona comunicazione. Per questi motivi abbiamo indetto per la prima settimana di luglio uno sciopero "straordinario", rendendoci conto appena pronunciato, che scioperare su prestazione straordinarie è un assoluto controsenso che solo nella nostra azienda possiamo permetterci di affermare, conclude Montevago, la maggior parte degli operatori del call center sono legati con cotratti part time di 4 ore, quindi se esiste un'utilizzo massiccio delle prestazioni straordinarie, l'azienda dovrebbe da subito pensare di stabilizzare ad orario pieno i propri dipendenti, questo logica vorrebbe.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dipendenti Almaviva, prevista nuova agitazione

PalermoToday è in caricamento