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Economia

Gli sconti nell'era Covid, giovedì al via i saldi invernali: "Ecco come evitare le fregature"

Il decalogo di Federconsumatori: "Diffidare dall’acquisto di capi di abbigliamento che non si possono provare e dalle vetrine tappezzate dai manifesti. Occhio al cartellino del prezzo e chiamate i vigili se riscontrate problemi"

La Giunta Regionale, accogliendo le richieste giunte da più parti, ha deciso che in Sicilia le vendite di fine stagione slitteranno ufficialmente al 7 gennaio 2021, per concludersi il 15 marzo 2021. Provvedimenti analoghi sono stati adottati anche in altre Regioni, ma con spostamenti più o meno consistenti e non proprio univoci. Le regioni, infatti, partiranno in ordine sparso: in Veneto, Emilia Romagna, Toscana i saldi inizieranno il 30 gennaio; in Liguria il 29 gennaio, mentre nelle altre regioni i saldi inizieranno via via dal 2 e al 16 gennaio.

“Effetti controproducenti potrebbero derivare da una disciplina così disomogenea: la corretta e trasparente informazione verrebbe minacciata dalla diversificazione di offerte”, sottolinea Lillo Vizzini, presidente di Federconsumatori Palermo. “Si rischia di snaturare la concezione stessa dei saldi, riferiti a prodotti rimasti invenduti nella stagione passata, dando la stura a false offerte su prodotti che non rientrano in tale tipologia, quali fondi di magazzino o capi che non sono mai stati venduti ad un prezzo maggiore”.

“Le differenze tra una regione e l’altra, o province limitrofe di regioni diverse, oltre a creare smarrimento, potrebbero rappresentare un incentivo alla mobilità, alla ricerca dell’offerta più conveniente, con possibili gravi ripercussioni e rischi, in tempi di pandemia. Sarebbe auspicabile, dunque, che Governo ed enti locali si muovano all’unisono, dettando una disciplina chiara e uniforme per tutto il territorio nazionale” continua Vizzini.

“A dicembre 2020 l’Istat ha stimato un aumento sia dell’indice del clima di fiducia dei consumatori (da 98,4 a 102,4), sia dell’indice del clima di fiducia delle imprese che passa da 83,3 a 87,7; un recupero quasi fisiologico, dopo la lunga serie di cali e minimi storici registrati nel corso del 2020. L’inflazione, invece, a novembre è stata ancora negativa, -0,2%, con un range di previsione per dicembre tra -,03 / -0,7; un andamento da ben sette mesi consecutivi con segno meno. In controtendenza, invece, i prezzi dei prodotti appartenenti al cosiddetto carrello della spesa, ovvero beni alimentari, prodotti per la cura della casa e della persona, il cui tasso cresce del +1,5%. La crescita dei prezzi di tali prodotti pesa soprattutto sulle tasche delle famiglie con redditi medio-bassi.  Ipotizzare, quindi, previsioni sul giro di affari dei prossimi saldi invernali sarebbe un azzardo. Le proiezioni sarebbero stravolte dall’andamento degli acquisti con il black Friday e dalle ripercussioni Covid. Inoltre, già dalla fine di novembre, i commercianti, pur di far cassa in previsione del l0ckdown di fine anno, hanno iniziato ad applicare sconti, in alcuni casi con percentuali da saldi inoltrati”, conclude Vizzini.

Il decalogo di Federconsumatori

"La raccomandazione più importante sui saldi - dicono da Federconsumatori - è quella di verificare, prima della loro partenza ufficiale, il prezzo del prodotto che si intende acquistare, anche fotografandolo con il cellulare, per avere una prova certa del prezzo originario. Solo in questo modo sarà possibile valutare la reale convenienza dell’acquisto ed evitare le furbate di qualche commerciante scorretto".

  • 1. Non fermarsi mai davanti alla prima vetrina, confrontare i prezzi e, in ogni caso, orientarsi verso beni o prodotti che servono veramente.
  • 2. Diffidare dalle vetrine tappezzate dai manifesti (che non consentono di vedere la merce) o che reclamizzano sconti eccessivi, pari o superiori al 60%.
  • 3. I saldi possono non interessare necessariamente tutta la merce del negozio. Quella a saldo, però, deve essere tenuta separata e ben individuabile rispetto a quella a prezzo pieno.
  • 4. Attenzione alla presenza delle etichette: quella di origine permette di risalire al produttore, quella di contenuto garantisce la composizione del prodotto, quella di manutenzione informa sulle modalità di lavaggio per evitare rischi.
  • 5. Occhio al cartellino del prezzo! Su ogni prodotto deve essere indicato, obbligatoriamente ed in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto.
  • 6. Non esiste l'obbligo di far provare i capi. Il nostro consiglio è, comunque, quello di diffidare dall’acquisto di capi di abbigliamento che non si possono provare.
  • 7. Da giugno 2014 i commercianti hanno l’obbligo di accettare il pagamento con carte di credito o bancomat tramite POS.
  • 8. Conservare sempre lo scontrino quale prova di acquisto. Sarà prezioso in caso di merce fallata o non “conforme”, in quanto obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato.
  • 9. Per gli acquisti online è consigliabile acquistare presso siti conosciuti e prestare molta attenzione alle condizioni di vendita: condizioni di pagamento, modalità e costo di spedizione, modalità e costo del reso.
  • 10. Problemi o “bufale” devono essere subito denunciati ai vigili urbani, all'ufficio comunale per il commercio o a Federconsumatori chiamando lo 0916173434.
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