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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Confcommercio Palermo: "Saldi, famiglie preoccupate per Brexit e terrorismo"

Stime locali: ogni famiglia spenderà in media 160/170 euro, con una spesa pro capite di circa 70 euro per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo

Secondo le stime di Confcommercio Palermo, nel primo week-end di saldi c’è stata una sostanziale tenuta. E si è registrato qualche timido segno lievemente positivo. Le previsioni del centro studi e ricerche di Confcommercio sono che in Sicilia ogni famiglia spenderà in media 160/170 euro, con una spesa pro capite di circa 70 euro per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo. E le previsioni sono al massimo di sostanziale tenuta dei dati dello scorso anno. E’ comunque la prima volta,  secondo Confcommercio Palermo, che la campagna di sconti parte di venerdì, e non di sabato e questo per una decisione dell’assessore regionale alle Attività produttive Mariella Lo Bello.
 
“La Sicilia – spiega la presidente di Confcommercio Patrizia Di Dio - è stata la prima regione ad iniziare per effetto del nuovo decreto dell'assessore regionale che ha inopinatamente stabilito la partenza ancora più anticipata del solito e di venerdì, quando i saldi hanno sempre preso il via di sabato. Anche questo un problema – aggiunge Di Dio - perché in pochi hanno saputo per tempo l’avvio degli sconti in un giorno assolutamente nuovo, il venerdì, e in discontinuità con il passato e con il resto del Paese. Oltre che per questa scelta l'inizio dei saldi è stato diciamo annacquato dalle promozioni che sempre l'assessore Lo Bello ha liberalizzato, di fatto, per tutto l’anno e che ha tolto il potere attrattivo ai saldi veri e propri”, prosegue Patrizia Di Dio.
 
“Va detto – osserva la presidente di Confcommercio – che le condizioni climatiche piuttosto avverse, con una stagione incostante dal punto di vista climatico, hanno avuto come conseguenza che i negozi si ritrovano tanti prodotti invenduti che certamente rappresentano ottimi affari per i consumatori, i quali  possono acquistare bene prodotti di appena pochissimi mesi di vita, quindi attualissimi e a prezzi scontati già fino al 50 per cento”.
 
“Speriamo che i segnali positivi siano il preludio, se non di una ripresa, dello stop al segno negativo che ci ha accompagnato negli ultimi anni – aggiunge Patrizia Di Dio - e che questo trend positivo possa continuare fino alla fine dei saldi. Magari non salveremo la stagione per le ragioni accennate prima, ma servirà a far prendere una boccata d’ossigeno al commercio per andare avanti in modo sereno”. 
 
“Anche perché al brutto momento che la Sicilia sta vivendo per la crisi economica, ma anche per l'assenza di strategie concrete e strutturali a favore delle imprese – conclude Patrizia Di Dio - si aggiungono  le gravi preoccupazioni a livello internazionale per il terrorismo da un lato e la Brexit dall'altro. Ci auguriamo che le tante chiacchiere, l’agitazione e le molte ansie create intorno alle conseguenze della scelta della Gran Bretagna di uscire dall’Unione Europea non vadano a penalizzare un clima di fiducia delle famiglie che già non è al massimo”. 

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