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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Regione siciliana, Standard & Poor’s conferma crescita e stabilità finanziaria  

Il commento: "La prospettiva economica stabile riflette la percezione, da parte dei mercati, di una situazione finanziaria caratterizzata da bilanci in equilibrio e da un indebitamento in graduale diminuzione"

L’Agenzia internazionale Standard & Poor’s, nell’ultimo aggiornamento del rapporto “RatingsDirect”, nell’analizzare lo scenario economico siciliano ha confermato il rating Bbb - mantenendo l’outlook stabile. "Risultano così confermate le tendenze al rafforzamento finanziario, all’equilibrio di bilancio ed alla crescita economica già prospettate dall’assessorato all’Economia nella nota di aggiornamento al Defr 2022, a firma del presidente Nello Musumeci e dell’assessore Gaetano Armao, e già approvata nei giorni scorsi dalla Commissione Bilancio dell’Ars", spiegano dalla Regione.

L’Agenzia di rating - si legge in una nota - riconosce che la Regione siciliana migliora il controllo dei costi e la performance economica, rilevante la riduzione del debito, grazie anche all’effettivo esercizio delle prerogative statutarie, con la conseguenza di premettere l’aumento della spesa senza compromettere la performance e rispettando il requisito del pareggio di bilancio.

"La prospettiva economica (outlook) stabile riflette la percezione, da parte dei mercati, di una situazione finanziaria caratterizzata da bilanci in equilibrio e da un indebitamento in graduale diminuzione (anche grazie alla chiusura dei derivati ed il rifinanziamento con CDP che consente un risparmio, solo per il 2022 di circa 83 milioni di euro, anche se permane qualche inevitabile rischio contingente connesso alla curva pandemica ed alle misure di restrizione - prosegue la nota -. L’Agenzia di rating ritiene che la liquidità rimarrà sufficiente a coprire i requisiti annuali del servizio del debito, le disponibilità liquide della Sicilia, infatti, si attestano a circa 4 miliardi di euro a fine 2021, in aumento rispetto ai 3,1 miliardi di euro del 2020 e agli 1,4 miliardi di euro del 2019. I finanziamenti europei, statali e regionali in corso consentiranno alla Sicilia di continuare a registrare lievi eccedenze e ridurre il suo debito".

Il sostegno della finanza extraregionale, ottenuto anche attraverso l’efficiente rinegoziazione degli accordi di finanza pubblica del 2021, assicura all’economia regionale adeguate fonti di reddito in un contesto di emergenza pandemica e sta mantenendo le erogazioni di servizi e finanziamenti in equilibrio. “Crediamo – scrivono gli analisti di S&P - che il continuo coinvolgimento dello Stato abbia gradualmente stabilizzato la performance finanziaria della Sicilia. Tuttavia, comprendiamo che questa stabilizzazione è solo il primo passo verso un miglioramento strutturale della posizione finanziaria della regione".

Sul versante degli investimenti, l’Agenzia prevede che la maggior disponibilità di fondi europei sosterrà un incremento graduale degli investimenti nel periodo 2022-2024. Nei prossimi anni, la Regione ha infatti la possibilità di spendere porzioni inutilizzate di fondi UE 2000-2006 e 2007-2014 e beneficiare di fondi freschi dalla programmazione 2021-2027. “Dal nostro orizzonte di previsione - si legge nel rapporto - vediamo un aumento graduale degli investimenti, in quanto comprendiamo che l’Amministrazione è determinata a utilizzare sia la parte non spesa dei fondi UE che i nuovi fondi 2021-2027.”.
 

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