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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

I siciliani i più poveri d'Italia, il Pil cresce troppo lentamente

Il 50% delle famiglie in Sicilia vive con meno di 1.500 euro al mese, il 29% in meno della media nazionale. Povertà in aumento anche fra le persone dotate di un titolo di studio. Imprese ancora in crisi. Disoccupazione in leggero calo

Ricchi e poveri sempre più distanti. In Sicilia più che nel resto d'Italia. L'Isola si conferma la regione con il reddito medio familiare (21,8 mila euro) tra i più bassi a livello nazionale: il 50% delle famiglie vive con meno di 1.500 euro al mese, il 29% in meno della media nazionale. I dati emergono dal rapporto di CongiunturaRes, l'osservatorio congiunturale della Fondazione Res, presentato oggi a Palermo. 

I nuovi poveri. La povertà relativa colpisce in Sicilia l’11,7% delle famiglie (6,1% nella media nazionale) e il 10,8% delle persone (media nazionale 7,6%). Anche la povertà assoluta è cresciuta negli anni, raggiungendo in Sicilia livelli massimi secondo nostre stime circa 260 mila famiglie e oltre 720 mila persone su una popolazione di poco più di cinque milioni di abitanti. La povertà colpisce soprattutto le fasce più deboli, giovani fino a 35 anni e anziani oltre i 65 anni di età, ed è solo in parte compensata dalla presenza di meccanismi di “welfare familiare”. Il fenomeno è più accentuato nelle grandi città che nei centri minori e per le famiglie di maggiore ampiezza. L’incidenza della povertà risulta in aumento anche fra le persone dotate di un titolo di studio anche di livello superiore, segnalando la crescente difficoltà di trovare una posizione lavorativa e una remunerazione sufficienti per un dignitoso standard di vita. Oltre che tra i disoccupati e le persone in cerca di lavoro, il disagio cresce anche fra le persone che hanno già un lavoro, con il deterioramento relativo e la precarizzazione delle loro condizioni reddituali. Il fenomeno risulta relativamente più evidente e in maggiore accelerazione per le fasce degli impiegati, quadri e dirigenti e coinvolge persino il pubblico impiego, categoria molto presente nell’Isola.

Imprese in calo. A Palermo nel 2015 c'erano 75.281 aziende. Nel 2016 sono diventate 75.168. Continua quindi la crisi del settore (-0,2%). 

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A guardare bene i numeri però una piccola speranza per il futuro c'è: il Pil nel 2015 è cresciuto del 2,1% e dell'1,3% nel 2016. Le previsioni prevedono che nel 2017, anche se piccola, la crescita ci sarà: +1%. La lentezza della crescita si riflette sulla debolezza del tessuto produttivo dell'Isola, in calo dal 2007 al 2014, e sulla creazione di posti di lavoro. La disoccupazione scende ma di poco, passando dal 21,4% del 2015 al 21,2% del 2016 e dovrebbe attestarsi al 20,9% nel 2017. Dato tra i peggiori in Italia.

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