"I pensionati palermitani vivono in condizioni di povertà: livelli allarmanti"
I dati sono stati forniti dal segretario generale Fnp Cisl Palermo Trapani Mimmo Di Matteo, che ha aperto i lavori del consiglio generale del sindacato dei pensionati della Cisl che si è svolto nelle sale del castello di Salemi
"Vivono in buona parte in condizioni quasi di povertà i pensionati dei territori di Palermo e Trapani. Nel capoluogo siciliano, nella sua provincia e in tutto il trapanese ben quasi il 50 per cento delle pensioni erogate riguardano importi minimi, 500 euro circa e se si considerano tutte le tipologie di pensione (vecchiaia, invalidità, assegni sociali, etc), l'importo medio complessivo in tutta la regione si attesta attorno ai 654 euro (da lavoro è di circa 1.022). Buona parte delle pensioni erogate nei due territori sono quelle che spettano al coniuge superstite (con importi medi che vanno da 674 euro a un massimo di 1900) e quelle assistenziali".
Dati quindi che "confermano la necessità di una maggiore attenzione delle istituzioni sulle politiche sociali e sanitarie", come ribadito dal segretario generale Fnp Cisl Palermo Trapani Mimmo Di Matteo, aprendo i lavori del consiglio generale del sindacato dei pensionati della Cisl Palermo Trapani, che si è svolto nelle sale del castello di Salemi.
''La povertà è a livelli allarmanti e le condizioni sociali ed economiche dei nostri pensionati non trovano un'adeguata risposta in termini di assistenza sul territorio. Per questo anche con Cgil e Uil pensionati avvieremo una serie di assemblee unitarie proprio per chiedere maggiore attenzione alle istituzioni sul tema della sanità. C'è l'esigenza che questo settore sia riportato a una gestione nazionale che tenga conto della necessità soprattutto dei più deboli, potenziando la rete di presidi sanitari nelle zone periferiche consentendo a un pensionato di curarsi nel suo territorio, abolendo i super ticket sulle prestazioni e redigendo un piano a livello nazionale che rimetta al centro il diritto alla salute''.
Di Matteo aggiunge: ''da tempo chiediamo un potenziamento dei servizi sanitari sul nostro territorio soprattutto nelle zone di provincia, dove le difficoltà dei pensionati a raggiungere le strutture sono maggiori. I pensionati hanno bisogno di una vera e propria rete sociale che veda la collaborazione di istituzioni, sindacati e associazioni di volontariato. E va superato poi quel sistema di dualismo nella gestione dei servizi socio-sanitari, che spesso porta a tempi diversi nell'erogazione dell'assistenza domiciliare che è di competenza dei comuni rispetto all'assistenza sanitaria che è di competenza delle Aziende sanitarie''.
Sul fronte sociale inoltre, spiega il segretario generale Fnp Cisl Di Matteo, ''le nostre Federazioni nazionali dei Pensionati di Cgil Cisl e Uil promuoveranno una raccolta firme per chiedere una nuova legge quadro sulla non autosufficienza che peraltro in Sicilia è del tutto inesistente. Ci sembra un atto di civiltà che finora è stato rinviato fin troppo dai governi che si sono succeduti''.