Dalle cravatte ai cannoli, dove c'era Pustorino apre la pasticceria Costa
Dopo lo storico negozio di via D’Annunzio, la famiglia di pasticceri sbarca in via Maqueda. Riccardo Costa: "Si punta tutto sul futuro ma solo perché forti del passato”
Dalle cravatte ai cannoli. L’insegna resterà quella storica, anche se Pustorino rimarrà solo un ricordo per i tanti uomini che l’hanno considerato una Mecca dell’abbigliamento di qualità. Al suo posto, entro febbraio del nuovo anno, aprirà Costa, la storica pasticceria famosa in tutta Italia per la bontà delle sue cassate e della sua frutta martorana. Dopo lo storico negozio di via D’Annunzio, nato 60 anni fa e dove resterà il laboratorio di dolci, Costa apre il suo secondo punto vendita in città al civico 174 di via Maqueda, portando la tradizione della pasticceria siciliana in un luogo di interesse storico e turistico non da poco.
Una nuova apertura che ha nei chiaroscuri la forte volontà della famiglia Costa di essere presente nella Palermo “europea”, quella della via Maqueda pedonale, quella della rambla in salsa palermitana che ad oggi registra più aperture che chiusure. “Sposeremo la filosofia di chi, in questi splendidi locali affrescati, c’è stato prima di noi - spiega Antonino Costa, capostipite di una generazione di pasticceri -. Pustorino ha fatto la storia nel segno del lusso, della qualità e della tradizione nei vestiti, il nostro nuovo locale, insieme a quello storico, vuole fare lo stesso per il mondo della pasticceria tipica e di qualità”.
Dal 1960 al 2018, così, il passo è breve e Costa fa il bis. “Si tratta di un progetto ambizioso che tiene in considerazione anche tutte le difficoltà che, l’ingresso all’interno di un immobile che ha quasi 200 anni e che ospitava un’insegna storica per la città, porta con sé - racconta Antonio Costa, volto della terza generazione della famiglia di pasticceri -. L’idea è quella di entrare in quegli storici locali con rispetto, condividendo gli stessi ideali imprenditoriali e internazionalizzando sempre di più la pasticceria di qualità, quella della tradizione siciliana. È anche attraverso le tipicità che si valorizza la nostra terra”.
Il futuro, dunque, è soltanto l’altra faccia del passato. Costa, infatti, nella sua seconda pasticceria, sceglie di mantenere l’nsegna ‘Pustorino’, ormai patrimonio dell’identità cittadina. “Una scommessa che, giunti alla terza generazione della nostra famiglia, vogliamo fare - conclude Riccardo, padre di Antonio e figlio di Antonino -. Il nostro centro storico per anni è stato abbandonato. Adesso, invece, si assiste ad una progressiva trasformazione del tessuto non solo urbano ma anche commerciale. La nostra è una attività storica che apre in una via storica al posto di un’azienda storica. Si punta tutto sul futuro, è vero, ma solo perché forti del passato”.