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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia Termini Imerese

Blutec, sbloccata la cassa integrazione per 635 operai: "Ora il rilancio del sito industriale"

Gli ammortizzatori sociali sono stati autorizzati con decreto del ministero del Lavoro: riguardano il periodo che va dal 18 ottobre 2020 al 30 giugno 2021. Marinelli e Mastrosimone (Fiom-Cgil): "Si riprenda la discussione sul progetto di reindustrializzazione di Termini"

Sbloccata la cassa integrazione per i 635 operai Blutec di Termini Imerese. Dallo scorso 17 ottobre, i lavoratori erano rimasti senza ammortizzatori sociali per la scadenza della cig straordinaria. Autorizzato dal ministero del Lavoro il proseguimento della cassa integrazione straordinaria per i lavoratori dell'azienda adesso in amministrazione straordinaria.

La cig riguarda il periodo dal 18 ottobre 2020 al 30 giugno 2021. Ne dà notizia il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in una nota. Il decreto emesso dalla direzione generale degli Ammortizzatori sociali consente la prosecuzione dell'integrazione salariale senza soluzione di continuità rispetto al periodo già autorizzato. Il trattamento economico riguarda il personale assegnato all'unità produttiva di Termini Imerese e, viene inoltre precisato, sarà corrisposto direttamente dall'Inps.

"Superato l'ostacolo sulla cassa integrazione ora l'attenzione deve essere spostata sul rilancio del sito. E' urgente che il Mise riconvochi il tavolo, più volte sollecitato dalle organizzazioni sindacali, per riprendere la discussione sul progetto di reindustrializzazione che per la Fiom deve garantire la continuità occupazionale e un futuro a tutti i lavoratori coinvolti che da anni attendono una soluzione industriale". Lo dichiarano in una nota congiunta Simone Marinelli, coordinatore nazionale Fiom-Cgil e Roberto Mastrosimone, segretario generale Fiom-Cgil Sicilia.

"Una buona notizia - sottolineano - che arriva dopo settimane di interlocuzioni con i commissari, i ministeri coinvolti e il sindaco di Termini Imerese per evitare che, per i ritardi scaturiti dalla crisi sanitaria sulla presentazione del programma, a pagare fossero ancora una volta i lavoratori. Adesso ci attendiamo che l'Inps eroghi quanto previsto in breve tempo anche in considerazione del fatto che i lavoratori non percepiscono alcuna indennità dal 19 di ottobre. Inoltre, occorre dare risposte anche ai 300 lavoratori dell'indotto privi di ammortizzatori sociale".

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