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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Gli operatori di b&b e case vacanze alzano la voce: "Non ci escludete, aiutateci"

In 50 circa hanno deciso di fare gruppo per scrivere una lettera al premier Draghi, al presidente della Regione Musumeci e all'assessore al Turismo Messina: "Le strutture senza partita Iva da un anno a questa parte non hanno avuto nessun ristoro, vorremmo vedere riconosciuta la dignità della categoria"

Da un anno, o quasi, pur essendo aperti non vedono un turista e, a causa dei mancati guardagni, non hanno più liquidità. Anche per questo gli operatori del settore extraalberghiero palermitano hanno deciso di fare gruppo e far sentire la propria voce. Hanno scritto una lettera, indirizzata al premier Draghi, al presidente della Regione Musumeci e all'assessore al Turismo Messina, per chiedere aiuto. I gestori di b&b, con e senza partite iva, e casa vacanze non vogliono rimanere esclusi dalle azioni di Governo, poste in essere per fronteggiare l’emergenza Covid. "Non arrivano prenotazioni - racconta a PalermoToday Marianna La Monica, titolare della locazione turistica Tarì apartment di via Garibaldi - e da un anno a questa parte non abbiamo avuto nessun ristoro. Le strutture senza partita Iva, come la mia, non hanno nemmeno potuto accedere al bonus vacanza". 

Marianna La Monica fa parte del neonato gruppo #Noiospitiamononmolliamo composto da una cinquantina di titolari di strutture turistiche, nato nel corso di un confronto su una chat del settore: "Ci raccontavamo - continua l'operatrice - le perdite e ad un certo punto abbiamo deciso di dare voce a queste lamentele, a questo disagio comune. Ci siamo incontrati, conosciuti e chiaccherando sono nati l'hashtag e lo slogan". Il loro obiettivo non è solo chiedere un sostegno economico. "Vorremmo sottolineare - spiegano nella lettera - il ruolo da protagonisti, che tutti noi come imprenditori, da vent’anni a questa parte abbiamo avuto nel riqualificare e ripopolare i centri storici delle città e i piccoli centri, mettendo in atto la ristrutturazione di immobili in stato di abbandono, ed essendo stati motore e spinta per la riqualificazione di strade o addirittura interi quartieri". 

"Il turismo extralberghiero - aggiunge Marianna La Monica - negli ultimi anni ha preso il sopravvento in Sicilia ed è diventato un settore fondamentale della nostra economia. Vorremmo vedere riconosciuta la dignità della categoria che non è stata tenuta in considerazione". Sull'Isola, il settore extralberghiero si è tradotto concretamente in un aumento dell’offerta di strutture recettive che oggi rappresentano il 90% del totale di quelle presenti (7 mila B&B e circa 400 mila locazioni turistiche) con conseguente innalzamento del Pil della Regione e maggiori entrate per i Comuni. 

Gli operatori chiedono quindi di essere ascoltati. E venerdì è previsto un incontro all'assessorato regionale al Turismo.  "Noi crediamo - prosegue la lettera - nella nostra terra e siamo profondamente innamorati dei nostri quartieri e territori; pertanto, speriamo che anche Lei, metta pari sentimenti, e ponga in atto azioni concrete, per aiutarci con un occhio volto al futuro (riqualificazione del territorio, sicurezza, trasporti, servizi, ecc)". "Vogliamo - spiega La Monica - essere inclusi nel piano vaccinale e vogliamo collaborazione per rendere il centro storico di nuovo sicuro perchè essendosi svuotato non lo è più". Per avere quello che chiedono, laddove fosse necessario, sono disposti anche a scendere in piazza ma, data l'emergenza sanitaria, ma vorrebbero evitare di mettere in pericolo la propria salute e quella degli altri: "Per il momento ci limitiamo a metterci la faccia". 

(Nella foto allegata Emanuele Castrogiovanni bel b&b Ponticello)

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