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Economia

Più ore per i dipendenti Reset: "Grazie ai sacrifici dei lavoratori delle Partecipate"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

"L'incremento delle ore di lavoro per i dipendenti della Reset è stato possibile grazie ai sacrifici dei lavoratori delle altre società Partecipate - Amat, Amap, Amg - che hanno dovuto rinunciare ad avere riconosciuto livelli e posizioni lavorative fermi da decenni, per consentire la salvaguardia di altri posti di lavoro". E' quanto afferma Margherita Gambino, segretaria provinciale Ugl Chimici, che sottolinea: "E' bene ricordare infatti che Amg ha assorbito le ex società Costruzioni Industriale e Auditing; mentre Amap ha inglobato Amia Essemme e Aps. Le predette società partecipate a totale capitale pubblico, un tempo in ottima salute, sono oggi sopraffatte da contenziosi interni per il riconoscimento, da parte di alcuni lavoratori, di mansioni superiori, che vedono nella stragrande maggioranza dei casi, le società soccombenti o per opera dei giudici o per necessità, tenuto conto che alcune posizioni lavorative, scoperte per la messa in quiescenza di dipendenti, devono necessariamente essere ricoperte. Per non parlare che l’immissione in servizio di centinaia di lavoratori nuovi non può prescindere da una riorganizzazione aziendale".

"Non solo - prosegue Gambino -. Si ricordi che, nei passaggi da una società ad un'altra, i dipendenti (vedi lavoratori di Costruzioni industriali-Auditing e Amia Essemme-Aps) hanno mantenuto il posto di lavoro, ma hanno dovuto rinunciare, chi agli accordi di secondo livello, chi alla riduzione dei  profili professionali, chi all’orario di lavoro, chi a tutto. Considerato che Amap e Amg sono società a vocazione industriale che si stanno proiettando, una alla gestione dell’area metropolitana, l’altra alla partecipazione della gara pubblica per l’affidamento del servizio, non è pensabile che non si proceda ad una ottimizzazione del personale, evitando contenziosi inutili che appesantiscano le casse societarie".

"Pertanto - conclude la segretaria provinciale Ugl Chimici - chiediamo a gran voce al sindaco dell’area metropolitana, Leoluca Orlando, di dare la disponibilità a procedere senza più indugi ad una riorganizzazione del personale, per i quali pretendiamo la medesima attenzione, anche per quei dipendenti che nel passaggio hanno perduto la metà dello stipendio, ed evitare l’ingenerarsi di 'guerre tra poveri' e disparità di trattamento tra lavoratori".

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